"L'Italia è perfettamente consapevole di essere parte della casa comune europea ma non siamo disposti ad accettare in nome di una rapida conclusione del negoziato un bilancio insufficiente per le esigenze dei nostri cittadini. Sarebbe una sconfitta non tanto contabile, ma politica".
"Rispetto all'ambizione rilevata nel programma della commissione europea" guidata da Ursula von der Leyen, nella proposta Michel sul quadro finanziario pluriennale "resta poca traccia".
"Quello di domani si presenta come un vertice complesso e complicato per il fatto che la proposta non rispetta le aspettative di dotare il bilancio Ue di strumenti innovativi", sottolinea ancora Conte. "La proposta che il presidente Michel ha fatto circolare il 15 febbraio apporta alcuni, lievi, avanzamenti rispetto alla proposta fatta durante la presidenza finlandese" ma "resta comunque inadeguata" rispetto agli obiettivi dell'Unione, ha sottolineato ancora il Premier.
RENZI, SEGNALI DI PACE - "Alla luce della difficoltà della politica nazionale, sui temi della politica continentale non è possibile alcuna divisione, sarebbe un atto sbagliato. Lei al Consiglio europeo ci rappresenta appieno", dice il leader IV che manda segnali di pace al Premier dopo la maretta dei giorni scorsi sul tema della giustizia . "Pensare che le fibrillazioni interne possano portare ad una presa di distanza sarebbe un atto gravemente sbagliato", spiega Renzi.
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