Biden annuncia maxi rilascio riserve strategiche. Petrolio giù sotto 100 dollari

Biden annuncia maxi rilascio riserve strategiche. Petrolio giù sotto 100 dollari
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Venerdì 1 Aprile 2022, 08:45
(Teleborsa) - La guerra dell'energia si fa dura e non risparmia colpi bassi. E mentre il Presidente russo Vladimir Putin ricatta l'Europa, chiedendo come contropartita per il suo gas rubli anziché euro, il Presidente americano Joe Biden mette al riparo gli Stati Uniti da possibili shock, annunciando un maxi rilascio delle riserve strategiche di petrolio, il "più grande della storia".

Le riserve strategiche erano state costituite in USA nel 1975 proprio per affrontare gli shock energetici, il primo dei quali si ebbe nel 1973.

Biden ha annunciato il rilascio di 1 milione di barili al giorno per sei mesi, vale a dire 180 milioni di barili, allo scopo di combattere il caro energia ed abbattere l'inflazione che galoppa verso la soglia dell'8%. Due piaghe che - afferma Biden - sono "causate dall'invasione lanciata da Vladimir Putin". Si tratta di un ulteriore rilascio rispetto ai due precedenti: 50 milioni e novembre e 30 milioni a inizio marzo.

Il leader americano parla di una mossa "senza precedenti", indicando che le ulteriori forniture "allevieranno le sofferenze degli americani" e costituiscono un "ponte sino alla fine dell'anno, quando la produzione domestica aumenterà".

"Non lasceremo che Putin strumentalizzi le sue risorse energetiche", ha dichiarato Biden, accusando anche le major petrolifere americane di aver sfruttato una situazione di vantaggio ed ora "siedono sui loro profitti record", pari a 80 miliardi di dollari lo scorso anno, senza pompare più greggio.

La decisione di Biden di rilasciare le riserve strategiche è giunta nel giorno in cui l'Opec+, di cui fa parte anche la Russia, ha deciso di confermare un aumento risicato della produzione di petrolio di 432mila barili.

L'Effetto Biden si è fatto sentire sulle quotazioni petrolifere, che sono colate a picco: il Brent perde oltre il 4% a 103 dollari al barile, mentre il Light crude statunitense ha bucato la soglia dei 100 dollari, posizionandosi a 99,05 usd/b (-1,37%).

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