Benzinai, Pichetto: presto tavolo, gestori sospendano sciopero

Benzinai, Pichetto: presto tavolo, gestori sospendano sciopero
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Venerdì 16 Dicembre 2022, 19:15
(Teleborsa) - Il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, in relazione allo sciopero proclamato dalle organizzazioni di rappresentanza dei gestori carburanti della rete autostradale, annuncia "una rapida convocazione di un tavolo di lavoro in coordinamento con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di esaminare le istanze poste alla base dell'agitazione dalla categoria e le problematiche relative al comparto". Invita pertanto le organizzazioni sindacali, "in vista di tale impegno, a considerare l'opportunità della sospensione dell'attuale programma di chiusura degli impianti".



Terminerà alle ore 22.00 di questa sera lo sciopero di tre giorni proclamato dalle Organizzazioni di categoria dei Gestori delle aree di servizio autostradali -Faib, Fegica ed Anisa - "per squarciare il velo di silenzio e connivenze che da oltre 22 anni consente il perpetuarsi di un 'sistema' volto a sfruttare in modo indisturbato e ad esclusivi fini privati, l'abnorme ricchezza che solo un bene pubblico in concessione può generare, a tutto danno della collettività in generale e degli utenti di un servizio con standard qualitativi pessimi e prestato a prezzi ingiustificatamente fuori mercato". È quanto si legge in una nota congiunta diffusa dalle tre sigle sindacali.

Con il Ministero dei Trasporti, "allora come oggi e malgrado gli avvicendamenti susseguitisi nelle cariche politiche, come in quelle tecniche, a sorvegliare che nessuno osi disturbare il 'manovratore', in palese contraddizione con il mandato istituzionale sancito dalle leggi". "L'inerzia ed il silenzio assoluto sul tema del Ministro Salvini - altrimenti loquace - anche di fronte alle circostanziate denunce che le piccole imprese di gestione si sono prese la responsabilità di mettere a sua disposizione, nonostante le fortissime pressioni di cui sono state fatte oggetto, non può che essere letto come un atto di complicità esplicita e copertura politica verso il 'sistema'".
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