Benzina, sale ancora il prezzo della verde e del diesel: mai così alto negli ultimi 7 anni

Benzina, sale ancora il prezzo della verde e del diesel: mai così alto negli ultimi 7 anni
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Martedì 21 Settembre 2021, 14:30
(Teleborsa) - Il prezzo della benzina sale ancora e si porta ai massimi degli ultimi sette anni. Secondo le rilevazioni settimanali del Mite, il prezzo medio della verde in modalità self si è attestato nella settimana appena trascorsa a 1,670 euro al litro (in rialzo di 8,58 centesimi), ovvero al livello più alto dalla fine dell'ottobre 2014, quando viaggiava in media a 1,681 euro. Sale anche il prezzo del diesel, in rialzo di 6,58 centesimi, a 1,516 euro al litro.

"Dall'inizio dell'anno, dalla rilevazione del 4 gennaio – ha rilevato l'Unione Nazionali Consumatori – un pieno da 50 litri è aumentato di 11 euro e 46 cent per la benzina e di 9 euro e 88 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 15,9% e del 15%. Su base annua è pari a una stangata ad autovettura pari a 275 euro all'anno per la benzina e 237 euro per il gasolio. In un anno, dalla rilevazione del 21 settembre 2020, quando la benzina era pari a 1,389 euro al litro e il gasolio a 1,267 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 14 euro e 10 cent in più per la benzina e 12 euro e 46 cent in più per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 20,3% e del 19,7%. Un rincaro che equivale, su base annua, a una mazzata pari a 338 euro all'anno per la benzina e a 299 euro per il gasolio", ha concluso l'associazione.

"Un andamento al rialzo che avrà conseguenze inevitabili sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti, e che già ha fatto sentire i suoi effetti sul tasso di inflazione – ha avvertito il Codacons in una nota – A tale situazione si aggiunge il rischio dei maxi-aumenti delle bollette luce e gas che, se non saranno scongiurati, produrranno un aggravio di spesa pari a +500 euro annui a famiglia". "Siamo in presenza di un vero e proprio allarme prezzi e tariffe, perché la corsa inarrestabile dei listini dei carburanti determinerà rincari a cascata per i prezzi al dettaglio e un aumento dei costi per industrie e imprese – ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Senza contare le conseguenze sulle tariffe luce e gas che rischiano di registrare aumenti record ad ottobre". "Di fronte a tale scenario il Governo Draghi deve intervenire, riducendo la tassazione abnorme che vige sui prezzi dei carburanti e tagliando accise inutile e anacronistiche che servono solo ad aumentare le casse erariali, studiando meccanismi automatici per limitare gli effetti del caro-benzina sulla collettività già impoverita da un anno e mezzo di Covid", ha concluso il presidente di Assoutenti.

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