Viaggiando sulle strade italiane non è raro imbattersi nelle cosiddette "pompe bianche", distributori di benzina che, solitamente, vendono il carburante a prezzi più bassi rispetto alla concorrenza. Le stazioni di servizio "no logo", è bene ricordarlo, sono perfettamente legali come quelle dei brand più famosi, ma alcune di loro si servono di sistemi fraudolenti per non pagare le tasse (Iva e accise) e rivendere la benzina a prezzi inferiori. Non tutte, naturalmente, ma gli espedienti utilizzati sarebbero ben collaudati e diffusi su un'ampia rete di gestori.
Perché la benzina costa meno nelle pompe bianche? I trucchi dei gestori
Lo schema prevede l'arrivo in Italia di un'autocisterna dall'estero - solitamente Slovenia, Bulgaria o Polonia - che supera la frontiera e scarica la benzina in depositi di piccole dimensioni.
Solo nel triennio 2019-2021 la guardia di Finanza ha sequestrato 19 milioni di chili di carburanti, rilevando il consumo di 404 mila tonnellate di prodotti energetici non dichiarati. Un enorme giro d'affari che coinvolge le mafie e danneggia le casse dello Stato.