Bce, Panetta: con crisi Ucraina è imprudente vincolarsi a decisioni future

Bce, Panetta: con crisi Ucraina è imprudente vincolarsi a decisioni future
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 13:08

"La drammatica aggressione in atto in Ucraina sta ora gravando sulle condizioni della domanda e dell'offerta a livello globale, generando incertezza e ampliando, in entrambe le direzioni, i rischi circa la dinamica dei prezzi nel medio termine. In un tale contesto sarebbe imprudente vincolarsi a decisioni future prima che svaniscano le conseguenze dell'attuale crisi". Lo ha detto Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, a un seminario online presso l'Istituto universitario europeo. "La Bce è pronta a intervenire per spegnere eventuali tensioni finanziarie innescate dalla guerra in Ucraina e per salvaguardare la trasmissione della politica monetaria", ha aggiunto.

Il discorso dell'economista italiano si è concentrato sull'inflazione e sul fatto che i recenti dati sui prezzi al consumo nell'eurozona non siano "di facile lettura". L'inflazione complessiva a gennaio è salita al 5%, e dovrebbe mantenersi al di sopra del 2% per tutto l'anno; l'inflazione di fondo si colloca al 2,3%, a fronte di pressioni inflazionistiche diffuse. Panetta ha parlato di inflazione "buona", "brutta" e "cattiva". In sintesi, l'inflazione buona si osserva quando la domanda interna e i salari risultano coerenti con l'obiettivo della banca centrale, quella cattiva emerge quando shock negativi dal lato dell'offerta provocano un aumento dei prezzi e un calo dell'attività economica, mentre quella brutta è connessa con il disancoraggio delle aspettative di inflazione. "I dati più recenti indicano che nell'area dell'euro prevale tuttora l'inflazione cattiva", ha sottolineato.

Il conflitto in Ucraina "sta già determinando un aumento della volatilità finanziaria - ha fatto notare il funzionario della Bce - Esso può inoltre indurre gli investitori ad anticipare il potenziale impatto delle sanzioni e delle possibili ritorsioni, provocando ulteriori tensioni sui mercati. Le conseguenze potrebbero rivelarsi difformi tra paesi, fino a impedire una omogenea trasmissione della politica monetaria in tutta l'area dell'euro". "La guerra accresce inoltre l'incertezza sull'evoluzione dell'economia nel medio termine - ha aggiunto - I rincari dell'energia innescati dal conflitto aumentano il rischio che l'inflazione rimanga a lungo superiore al nostro obiettivo. Al tempo stesso, essi rendono più onerosa la "tassa sui consumi" e deprimono il clima di fiducia, aggravando i rischi al ribasso per la crescita e ritardando ulteriormente il ritorno al pieno utilizzo delle risorse produttive".

Arrivando alle scelte che attendono la Banca centrale europea, ha affermato che "errori nella conduzione della politica monetaria potrebbero sospingere l'economia verso un percorso sfavorevole, mettendo a repentaglio i progressi sin qui ottenuti". Gli errori potrebbe essere fatti in entrambe le direzioni, con una reazione eccessiva a un rialzo temporaneo dell'inflazione che potrebbe soffocare la ripresa e un'esitazione eccessiva che potrebbe inviare un segnale di scarsa determinazione nella difesa della stabilità dei prezzi. "L'attenzione va concentrata sugli andamenti prospettici dei salari, della produttività, delle aspettative di inflazione", ha sottolineato.

In questo scenario di incertezza "la banca centrale deve procedere con cautela nell'adeguamento delle condizioni monetarie" ed "eventuali aggiustamenti andranno calibrati in base agli effetti delle nostre decisioni, consolidando i progressi compiuti nella difesa della stabilità dei prezzi ed evitando di soffocare la ripresa produttiva", ha detto Panetta. "Le priorità della Bce sono oggi chiare: adotteremo ogni misura necessaria, utilizzando tutti i nostri strumenti, al fine di risollevare la fiducia e stabilizzare i mercati finanziari - è stata la sua conclusione - È questa la missione delle banche centrali nelle emergenze.

E attueremo con rapidità le sanzioni decise dall'Ue e dai governi europei".

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