Questo a causa di "strozzature più persistenti" nelle catene di approvvigionamento globali e di costi dell'energia "che resteranno elevati". "Quindi ci sarà una situazione più alta più a lungo ma sul 2023 e sul 2024 continuiamo a ritenere che l'inflazione sarà sotto il nostro target". De Guindos ha sottolineato che sarà "importante evitare qualunque effetto di secondo livello", cioè accelerazioni sulle dinamiche salariali innescate dall'alta inflazione. "Finora non ne abbiamo visto granché – ha rilevato – ma potrebbe anche dipendere da un effetto ritardo sui salari". Guardando alle prospettive di crescita, per quanto problematica "non riteniamo che la variante Omicron farà deragliare l'economia nei prossimi 12 mesi", ha dichiarato.
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