Le misure straordinarie di stimolo decise all'ultima riunione, le nuove aste TLTRO e la permanenza dei tassi ai minimi storici per un periodo più lungo fino a marzo 2020, assieme all'assicurazione che saranno adottate altre misure se fosse necessario, potrebbero rivelarsi un'arma a doppio taglio per la profittabilità delle banche e quindi per il credito all'economia e per la stabilità finanziaria.
I banchieri hanno convenuto che questa fase di rallentamento potrebbe non essere temporanea e che potrebbe volerci più tempo del previsto per tornare ad una crescita più robusta dell'economia. Su questo punto, tuttavia, c'è una diversità di vedute fra i membri del board: per alcuni vi sarà un rimbalzo nella seconda metà dell'anno mentre altri ritengono che questa previsione sia troppo ottimistica.
Fra i rischi che la banca centrale sconta vi sono il rallentamento dell'economia mondiale, gli effetti della guerra commerciale USA-Cina e la possibilità di una Brexit con un "No Deal".
I governatori hanno affrontato anche il delicato tema delle politiche fiscali degli Stati membri, affermando che i Paesi con debito pubblico elevato dovrebbero ripristinare dei "cuscinetti" di bilancio mentre i Paesi con più capacità di spesa divrebbero approntarsi per utilizzarla in senso anti ciclico.
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