Ma da Bruxelles arriva un appello del Vicepresidente Vladis Dombvrovskisc, che sostiene: "l'autonomia della Banca d'Italia e della Vigilanza sulle banche è uno dei principi su cui si basa l'eurosistema delle banche centrali ed è importante che venga preservata".
La decisione del mancato rinnovo per Signorini è stata maturata durante l'ultimo Consiglio de Ministri di giovedì scorso. Il primo che ha voluto tale distacco con il passato è stato Luigi Di Maio, ricordando come questa decisione sia frutto di una promessa fatta ai cittadini. "Per Bankitalia serve discontinuità - aveva detto il Vicepremier pentastellato - non si può pensare di confermare le stesse persone che sono state ai vertici di Bankitalia, se si pensa a tutto ciò che è accaduto in questi anni".
Dello stesso pare il collega Vicepremier leghista Matteo Salvini che venerdì 8 febbraio aveva appunto commentato "sono d'accordo con Di Maio. Provare a guardare avanti mi sembra il minimo. Banca d'Italia e Consob andrebbero azzerati, altro che cambiare una o due persone, azzerati".
Secondo i due Vicepremier quindi, questa vacatio dal punto di vista operativo non creerà problematiche nel breve periodo poiché, all'interno dello stesso statuto, è previsto che l'organismo collegiale operi a maggioranza e, nonostante ad oggi l'assenza di Signorini ne comporti la composizione a soli quattro membri, in caso di impasse dovuta alla parità, prevarrà sugli altri il voto del Governatore.
Contrario alla ricerca di discontinuità richiesta da Di Maio e Salvini è il Ministro dell'Economia Giovanni Tria che, invece, ha sottolineato la necessità che si mantenga l'indipendenza di Via Nazionale.
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