Indicazioni analoghe provengono dal rapporto tra credito bancario e PIL. Gli altri indicatori segnalano una condizione macro-finanziaria dell'economia italiana sostanzialmente invariata. Prosegue la crescita dei finanziamenti bancari alle famiglie, riconducibile soprattutto all'andamento dei mutui, a cui si affianca un incremento del credito alle società non finanziarie più contenuto.
L'incidenza dei prestiti deteriorati si è mantenuta stabile, su livelli storicamente bassi, sia per i finanziamenti alle imprese sia per quelli alle famiglie; il tasso di disoccupazione, in lieve calo per la diminuzione delle persone in cerca di lavoro a seguito dell'aumento degli occupati, si conferma al di sotto del livello precedente la pandemia; i prezzi delle abitazioni in termini reali sono rimasti sostanzialmente invariati.
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