Banda larga e 5G, arriva la spinta alle infrastrutture: nuovi investimenti con i fondi europei

Banda larga e 5G arriva la spinta alle infrastrutture: nuovi investimenti con i fondi europei
di Andrea Bassi
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Domenica 28 Giugno 2020, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 07:32

Il decreto semplificazioni che il governo si appresta a redigere sarà solo il primo tassello del «Programma di ripresa e resilienza», il Recovery plan che l'Italia intende presentare a settembre per accedere ai 170 miliardi di fondi europei che potrebbero arrivare se si troverà un accordo a luglio. L'obiettivo, si legge nel Programma nazionale di riforma, è «raggiungere un livello di investimenti pubblici superiore al 3 per cento del Pil». L'obiettivo prioritario del Recovery Plan, spiega il documento del governo, «sarà di incrementare fortemente gli investimenti pubblici». Questi ultimi sono saliti da un minimo del 2,1 per cento del Pil nel 2017 e nel 2018, al 2,3 per cento nel 2019. Le proiezioni a legislazione vigente contenute nel Documento di economia e finanza del 2020 indicano un ulteriore aumento del rapporto fra investimenti pubblici e Pil al 2,5 per cento quest'anno e al 2,6 per cento nel 2021. L'aumento previsto per il 2020-2021, tuttavia, è dovuto in parte al forte calo del Pil nominale legato alla pandemia. Un primo ambito di rafforzamento degli investimenti pubblici, spiega il Progamma nazionale di riforma, riguarderà le infrastrutture di comunicazione. Si accelererà il rinnovamento e lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione, come banda larga e 5G, e di trasporto (ferrovie, strade, ponti, aeroporti, porti e intermodalità) e si attuerà un piano di smart mobility».

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Pubblico impiego un portale unico per i concorsi
Il piano prevede un piano di assunzioni nella Pa da realizzare tramite un sistema di profilazione orientato alle competenze, soprattutto a quelle trasversali e digitali. Verranno promosse delle campagne di comunicazione e di promozione istituzionale per avvicinare i giovani alla macchina amministrativa e rendere la carriera pubblica più appetibile. In quest’ottica rientra l’avvio di un portale unico dei concorsi.

Niente autonomia senza garantire servizi omogenei
L’emergenza sanitaria, si legge nel piano, ha evidenziato quanto possa essere importante a definizione dei livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio nazionale, assicurandone la loro omogeneità. Pertanto, nell’ambito del processo dell’autonomia differenziata, obiettivo prioritario sarà quello della definizione preliminare dei livelli essenziali nelle materie oggetto di autonomia.

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Previsti incentivi agli investimenti diretti dall’estero​
Il nuovo scenario che si apre post-pandemia richiederà, dice il governo, di rafforzare o estendere il supporto agli investimenti diretti esteri, che subiranno un calo consistente. Si dovranno adottare misure indirizzate a creare condizioni più attrattive sia per investitori stranieri sia per quelli nazionali. Prevista una politica di reshoring, alcune produzioni sono essenziali per l’autonomia nazionale.

Lotta all’evasione con l’incrocio delle banche dati
Per la lotta all’evasione sarà ottimizzato l’utilizzo dei dati che derivano dallo scambio automatico di informazioni, lo sviluppo di avanzate tecniche di analisi di soggetti a elevato “rischio fiscale”. Tali attività sfrutteranno le potenzialità derivanti dall’utilizzo di informazioni contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari e dei dati derivanti dall’introduzione della fatturazione elettronica.

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Per il turismo si preparano nuovi sostegni
La crisi derivante dall’emergenza sanitaria, si legge nel piano, ha colpito in misura imponente il settore, che dev’essere sostenuto e rilanciato: a tal fine, il Governo metterà in campo un impegno importante per sostenere il turismo e tutta la filiera associata. Una volta superata la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, l’attenzione sarà rivolta alla promozione del turismo in ambito nazionale e verso l’Italia.

Semplificazioni, sarà rivisto il codice appalti​
Saranno riviste, si legge nel programma, alcune disposizioni oggi presenti nel Codice degli appalti per ottenere un chiaro e semplificato quadro giuridico per gli amministratori e gli operatori economici, superando gli elementi di criticità e d’incertezza ed in particolare delineando un sistema puntuale definito dalle responsabilità degli amministratori

 

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