Banco BPM, utile di 100 milioni in primo trimestre. Focus su derisking

Banco BPM, utile di 100 milioni in primo trimestre. Focus su derisking
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Giovedì 6 Maggio 2021, 19:00
(Teleborsa) - Nel primo trimestre 2021 i proventi operativi core (margine di interesse e commissioni) di Banco BPM sono risultati pari a 968 milioni di euro, con una crescita del 5,9% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio e il miglior risultato a partire dal quarto trimestre 2018. Il risultato della gestione operativa di è stato di 484 milioni di euro, in crescita del 51,4%, e l'utile netto di 100 milioni di euro (151 milioni al netto di componenti non ricorrenti legate al derisking, sottolinea l'istituto).

Gli impieghi netti performing core (mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a 99,2 miliardi di euro, con una crescita del 5,6% su base annua. La raccolta diretta core risulta pari a 101,7 miliardi di euro (+12,8%), mentre la raccolta indiretta sale del 14,6% a 94,2 miliardi di euro.Il CET1 Ratio phased-in e il CET1 Ratio fully phased si attestano rispettivamente al 13,7% e al 12,7%.

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 31 marzo 2021 a 4,3 miliardi di euro. In particolare, le sofferenze nette sono pari a 1,3 miliardi di euro (-15% a/a), le inadempienze probabili nette pari a 2,8 miliardi di euro (-25,4 a/a ) e le esposizioni scadute nette pari a 124 milioni di euro (81 milioni al 31 marzo 2020).

Nel corso del trimestre, il gruppo ha avviato un'ulteriore accelerazione del processo di derisking attraverso un piano di cessione di crediti non performing per complessivi 1,65 miliardi di euro lordi. La banca prevede di poter completare la cessione di 1,5 miliardi di euro lordi di sofferenze entro il prossimo 30 giugno (che comporterebbe una riduzione dell'NPE ratio lordo da 7,5% a 6,3%).

"Salvo nuovi significativi peggioramenti di scenario, la robusta posizione patrimoniale del gruppo, unita alla capacità di generare organicamente capitale, non dovrebbe precludere una remunerazione degli azionisti salvo nuove indicazioni che dovessero essere eventualmente fornite dalle Autorità di Vigilanza in merito alla distribuzione di dividendi", sottolinea la banca.
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