Secondo una bozza, che potrebbe essere approvata in giornata, gli istituti di credito verranno divisi in quattro categorie, ognugna con diversi profili di rischio. Nella prima categoria dovrebbero rientrare le banche con asset per 100-250 miliardi di dollari. Questi gruppi sarebbero sottoposti a requisiti più ridotti e sarebbero esclusi dagli stress test che la Fed conduce ogni anno. C'è una seconda categoria poi che riguarda le banche con asset superiori ai 250 miliardi di dollari. Figura una terza categoria che si concentra sugli istituti di scala globale con asset pari o superiori ai 700 miliardi di dollari: a questi si applicherebbero «standard prudenziali più stringenti». L'ultima categoria, infine, è relativa alle banche importanti a livello di sistema finanziario globale: in questo caso valgono gli standard altamente stringenti adottati dopo l'ultima crisi del 2018.
Randal Quarles, il responsabile dentro la Fed della supervisione bancaria, ha spiegato in una nota che «queste proposte rappresentano un principio importante: il tipo di regolamentazione dovrebbe essere in linea con il tipo di gruppo». Secondo lui le banche con asset tra i 100 e i 250 miliardi di dollari «non mostrano livelli significativi di complessità e interconnessioni».
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