Banche, compie 100 anni il Crediop: fu perno economico dell'Italia nel primo e secondo Dopoguerra

Banche, compie 100 anni il Crediop: fu perno economico dell'Italia nel primo e secondo Dopoguerra
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Lunedì 9 Settembre 2019, 20:58
Dietro le più importanti infrastrutture italiane, dietro la rinascita di un'economia piegata dalla Prima e dalla Seconda Guerra Mondiale, dietro l'innovazione tecnologica del Paese. Ha compiuto 100 anni , il 2 settembre, scorso il Crediop, l'Istituto di Credito per le opere pubbiche, nato su iniziativa  di Alberto Beneduce,  economista vicino al Presidente del Consiglio Francesco Saverio Nitti, deputato e poi ministro, fautore poi della nascita dell'Iri. Un cardine dell'economia italiana giacché la sua idea di sistema industriale e creditizio - coerente con la concezione social-riformistica dell'intervento statale, delle sue limitazioni e delle regole per i  gruppi privati - resterà in vigore per molti decenni fino a quando il mercato azionario non prenderà il sopravvento sull'economia reale. 
Beneduce - personaggio controverso, una lunga gavetta alle spalle sin dalle sue umili origini, intelligente e preparato, alla fine amico di Cuccia -  vedeva nella specializzazione nella concessione del credito un modo per evitare gravi crisi bancarie. Così, su sua iniziativa e con il concorso della Cassa Depositi e Prestiti, dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, della Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sociali (oggi INPS) e di altri enti venne istituito il “Consorzio di credito per le opere pubbliche”, al quale fu affiancato nel 1924, con il medesimo personale, l’Istituto di credito per le imprese di pubblica utilità (agli inizi degli anni 80 incorporato nel primo) per promuovere la ripresa produttiva del Paese, all’indomani della prima guerra mondiale. il Crediop e l'ICIPU furono soprannominati “istituti Beneduce” e all'inizio furono attivi soprattutto nelle opere di bonifica e nell'opera nazionale combattenti.

Ma è soprattutto nel Secondo Dopoguerra che i 
due Istituti, con la raccolta e l’impiego del risparmio soprattutto nazionale, hanno dato un contributo decisivo alla realizzazione di imponenti e fondamentali opere infrastrutturali e industriali e sono stati protagonisti nel finanziamento di impianti per lo sfruttamento dell’energia elettrica, per l’ammodernamento della rete ferroviaria, per la creazione delle reti telefonica e autostradale, nonché nel finanziamento di opere pubbliche promosse dagli enti locali e nella sistemazione del debito estero.
Negli anni 90 del secolo scorso il Consorzio di credito per le opere pubbliche è stato trasformato in Società per Azioni con la denominazione di Crediop S.p.A. e successivamente incorporato nell’Istituto Bancario San Paolo di Torino, dal quale è stato scorporato il ramo delle opere pubbliche con la creazione di un nuovo Crediop S.p.A., che ha poi assunto l’attuale denominazione di Dexia Crediop Spa
A ricordare tutta la gloriosa storia del Crediop  l'associazione amici del Crediop e il Gruppo di Lavoro Fondi. Due associazioni che, in una lettera appassionata a tutti i dipendenti ed ex dipendenti ricordano,come "tutte le donne e gli uomini che, nel tempo, hanno lavorato presso il Crediop hanno sempre rivendicato con orgoglio l’appartenenza ad un ente che, dotato di risorse umane di elevata professionalità e integro rigore morale, con passione e sobrietà tanto ha contribuito allo sviluppo del Paese elevando la qualità della vita degli Italiani.
Questi valori comuni condivisi hanno determinato il sorgere e il rafforzarsi di sentimenti di colleganza, spesso di vera amicizia, di profonda e sentita solidarietà fra tutti i lavoratori del Crediop"
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