BCP intende ottenere: un incremento dei ricavi derivanti dalla crescita delle masse e del numero dei clienti e dall'ampliamento delle possibilità di cross selling; un programma di razionalizzazione dei costi, per rendere sostenibile il percorso di aggregazione, partendo dalla riduzione dei costi di struttura; riduzione dei rischi complessivi principalmente rappresentati dal rischio di concentrazione, nonché esposizioni verso clientela classificate come non performing; vantaggi fiscali legati alla recente evoluzione normativa, in particolare in materia di aggregazione tra imprese.
La stipula dell'atto di fusione è sospensivamente condizionata al verificarsi di talune condizioni standard per operazioni di tale natura tra cui, inter alia, la realizzazione da parte di BRS, entro il 30 novembre 2022, di attività di derisking idonee a ridurre l'indicatore NPE ratio lordo (crediti deteriorati lordi su crediti totali verso la clientela) entro limiti prefissati, maggiormente intonati con i benchmark di settore.
BCP è assistita da KPMG Advisory in qualità di consulente finanziario; Studio legale Gianni Origoni & Partners in qualità di consulente legale e regolamentare, Archè in qualità di esperto indipendente. BRS è assistita da Prometeia in qualità di consulente finanziario; Studio Gemma Provaggi De Andrè in qualità di consulente legale; Studio Prof. Amaduzzi e Studio Prof. Gatti, in qualità di esperti indipendenti.
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