Banche, Abi: da Cgia dati incompleti, non considerano sofferenze

Banche, Abi: da Cgia dati incompleti, non considerano sofferenze
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Domenica 17 Febbraio 2019, 10:00
(Teleborsa) - I dati resi noti dalla Cgia di Mestre sull'andamento degli impieghi alle imprese non rappresentano correttamente il fenomeno del supporto dato dalle banche alle imprese.

Lo dichiara il Vicedirettore generale dell'Abi, Gianfranco Torriero, sottolineando che, in particolare, la Cgia di Mestre considera solo i cosiddetti impieghi vivi, cioè non tiene conto dei prestiti ricevuti dalle imprese e successivamente non rimborsati, cioè non tiene conto delle sofferenze, che sono comunque prestiti erogati alle imprese.

INFICIATO CONFRONTO INTERTEMPORALE - Tale osservazione – prosegue Torriero – assume ancora più rilevanza se i confronti vengono effettuati, come fa la Cgia di Mestre, prendendo a riferimento non solo l'andamento dell'ultimo anno ma anche il confronto rispetto al 2011, proprio l'anno in cui i prestiti hanno iniziato a trasformarsi in misura significativa in sofferenze. Pertanto non tenere conto delle sofferenze e delle sofferenze cedute o cartolarizzate inficia qualsiasi confronto intertemporale.

Secondo i dati ufficiali di Banca d'Italia – sottolinea la nota – a novembre 2018, i prestiti alle imprese sono aumentati su base annua dell'1,1% e non diminuiti come invece indicato dalla Cgia di Mestre.
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