Popolare del Lazio, un bilancio da record: «Siamo pronti per nuove acquisizioni»

Il presidente Capecelatro spiega i progetti futuri

Popolare del Lazio, un bilancio da record: «Siamo pronti per nuove acquisizioni»
di Rosario Dimito
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Mercoledì 3 Maggio 2023, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 16:12

«Gli eccellenti risultati economici raggiunti nel 2022 e consacrati nel relativo bilancio dovrebbero essere confermati e forse superati dai dati che si stanno delineando nei primi mesi del 2023, in termini di raccolta, impieghi, e utili. Non posso essere più preciso per ovvie ragioni, ma possiamo però dire che siamo molto soddisfatti dei progressi e ci aspettiamo una forte crescita, sia interna che esterna». Edmondo Maria Capecelatro sintetizza l’andamento della Banca Popolare del Lazio (BPL), di cui è presidente dal 2017, che oggi 3 maggio, con base a Velletri, ha approvato da remoto, il bilancio 2022 con performance di assoluto rilievo grazie alla gestione di Massimo Lucidi: i conti sono passati con una maggioranza bulgara. Il consolidato segna un utile netto di 14,9 milioni, con un incremento del 10,07% rispetto allo scorso anno. In particolare, la banca con sede a Velletri (10 filiali) evidenzia un utile di 7,8 milioni (+5,4%), mentre la controllata Blu Banca (53 filiali) presenta un utile di 11,1 milioni (+80,26%). La crescita della redditività è frutto di politiche commerciali volte alla gestione proattiva dei tradizionali target di riferimento della banca, famiglie e pmi. La raccolta diretta evidenzia un significativo incremento di 259 milioni di euro, pari al 11,24%, mentre la raccolta indiretta rimane stabile. Il totale della raccolta diretta e indiretta si attesta a 4.007 milioni di euro. Anche gli impieghi evidenziano una crescita significativa di 61 milioni di euro pari al 3,2% portando il valore di bilancio al netto delle rettifiche a 1.942 milioni di euro. Il totale del prodotto bancario lordo di gruppo, dato dalla somma di raccolta diretta, indiretta ed impieghi, è quindi pari a 5.949 milioni di euro.

La crescita delle masse intermediate è accompagnata da buone performance anche dal lato del contenimento del rischio di credito: NPL ratio lordo pari al 5,02%. Il gruppo esprime una solidità patrimoniale testimoniata da un indice CET1 del 16,33%. I buoni risultati di bilancio permettono la distribuzione agli azionisti di un dividendo di euro 0,50 per ciascuna azione.
BPL sta procedendo anche nell’espansione territoriale. Nel 2022 sono state aperte nuove filiali a Genzano (BPL) e a Rieti (Blu Banca), quest’ultima apertura permette al Gruppo Bancario di essere presente in tutte le province della regione Lazio.
Altra leva strategica vincente del Gruppo è un deciso orientamento all’innovazione tecnologica.

In un mercato turbolento ed in continua evoluzione BPL continua ad esercitare il proprio ruolo di banca territoriale e di prossimità. E grazie a questi dati, BPL con il sostegno delle Autorità, dopo il salvataggio della ex Banca della Tuscia, punta a diventare ulteriormente polo aggregante, in regione e non solo.

«In primis c’è la crescita interna», prosegue Capecelatro, notaio con studio a Roma tra i più affermati in Italia, regista della complessa acquisizione della ex Tuscia oggi Blu Banca, una spa controllata da una cooperativa perchè avvenuta con una modalità che è un unicum in Italia e per Bankitalia è diventato un caso di scuola. «Ci sarà un aumento del numero delle filiali del Gruppo, come previsto nel Piano di sviluppo del triennio 2023-2025, recentemente approvato. E tale aumento ci differenzierà radicalmente dalle principali banche italiane che, non essendo interessate come noi alla clientela retail, stanno invece chiudendo molti sportelli con conseguente grave desertificazione bancaria di molte aree».

Il presidente si sofferma anche alla crescita esterna. «Potrà avvenire con la ricerca di sinergie con fondi di investimento o con altri soggetti bancari o finanziari. Noi siamo molto ottimisti sulla possibilità di realizzare queste sinergie, alle quali stiamo lavorando con grande impegno e che sono ormai nel nostro dna: dal 2018, infatti, abbiamo acquisito non solo il controllo dell’attuale Blu Banca, ma anche il controllo di una società di brokeraggio assicurativo, controllo che ci pone sulla strada giusta per divenire una banca-assicurazione e che ci sta già dando grandi soddisfazioni, anche perché ci aiuta a realizzare il nostro progetto di importanti collaborazioni con altri soggetti».

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