Banca Mps, utile netto 9 mesi in calo a 187 milioni

Banca Mps, utile netto 9 mesi in calo a 187 milioni
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Mercoledì 6 Novembre 2019, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 16:14
Banca Mps ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile consolidato in calo a 187 milioni di euro, in calo di oltre il 50% rispetto all'utile di 379 milioni conseguito nello stesso periodo del 2018.

La banca senese ha realizzato ricavi complessivi pari a 2.360 milioni di euro, in calo del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, a seguito della flessione del margine di interesse (-11%) e delle commissioni nette (-7,3% a 356 milioni) ed al peggioramento degli altri proventi e oneri di gestione.

Il risultato operativo lordo del Gruppo risulta pari a 665 milioni di euro (-17,2% rispetto agli 803 milioni al 30 settembre 2018), mentre il risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte del Gruppo è sceso a 93 milioni di euro (-60% rispetto ai 233 milioni del 2018).

Solida la posizione patrimoniale con ratio al di sopra dei target regolamentari SREP: Transitional CET1 Ratio al 14,8%e transitional Total Capital ratio al 16,7%.

Confermato target 2019 di Gross NPE ratio inferiore al 12,5%, raggiungendo in anticipo gli obiettivi di piano al 2021 e senza ulteriori impatti attesi a conto economico.

 "Sono in corso discussioni tra Bruxelles e il ministero del Tesoro" per una potenziale maxi-cessione di NPL da parte di MPS. Lo ha confermato l'ad della banca senese, Marco Morelli, che auspica in novità "nel giro di qualche settimana". "Stiamo valutando le alternative per un esercizio massiccio" sugli NPL che però avrebbe delle implicazioni di carattere "finanziario e industriale che la banca non può fare da sola con le sue forze".

Morelli in conference call, sui risultati dei primi 9 mesi, ha ricordato come già a fine 2019 il Gross NPE ratio sarà inferiore al 12,5%, raggiungendo con due anni di anticipo gli obiettivi concordati due anni fa del 12,9% al 2021. "L'obiettivo è cercare di accelerare il processo di riduzione indipendentemente dal target formale prescritto due anni fa - ha spiegato - perché prima la banca riuscirà a mostrare che può tornare di nuova il linea con i concorrenti su questo fronte meglio sarà per la banca e per i suoi azionisti".

 
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