Sono due i principali fattori che stanno determinando il successo di questo tipo di soluzioni, secondo la stessa Banca Generali. Il primo è legato all'ampia gamma d'offerta, con ben 244 Oicr certificati ESG e 5 linee di gestione dedicate. Il secondo è correlato al modello d'offerta della banca negli investimenti ESG: dal febbraio 2019 ha messo a disposizione dei suoi private banker una piattaforma proprietaria che consente loro di sviluppare strategie di investimento responsabili declinati su uno o più dei 17 SDGs dell'Agenda Onu 2030 che maggiormente stanno a cuore ai clienti. La piattaforma è anche in grado di quantificare l'impatto concreto che il portafoglio del cliente è in grado di determinare per ciascuno degli SDGs in cui investe.
"Le incognite legate alla situazione globale e i rischi di volatilità stanno spingendo i nostri private banker e wealth advisor a sviluppare portafogli con livelli di diversificazione e protezione quanto più elevati possibili, tutti elementi che sono intrinsechi nelle soluzioni di investimento ESG", ha commentato Marco Bernardi, Vice Direttore Generale di Banca Generali.
"Per questo motivo stiamo lavorando costantemente per ampliare il numero di soluzioni a disposizione dei nostri professionisti - ha aggiunto - Proprio in questi giorni, ad esempio, abbiamo rilasciato una serie di nuovi comparti all'interno della nostra gamma Lux Im, la metà dei quali sono certificati ESG. Si tratta di un impegno che continueremo a portare avanti anche nel futuro per contribuire a quella transizione sostenibile dalla quale il mondo del risparmio non può essere escluso".
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