Banca del Fucino, colpo grosso green: acquisita E-Way leader delle rinnovabili

L’istituto romano ha assunto il controllo della piattaforma tramite la controllata Fucino Green. Il gruppo sempre più proiettato verso la transizione

Banca del Fucino, colpo grosso green: acquisita E-Way leader delle rinnovabili
di Rosario Dimito
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 22:21 - Ultimo aggiornamento: 22:22

Banca del Fucino, unico istituto con sede a Roma, tramite la controllata Fucino Green consolida la sua leadership nel mondo delle rinnovabili. Ieri ha annunciato di aver portato al 55% la partecipazione in E-Way Finance, piattaforma attiva nello sviluppo, realizzazione e gestione di impianti di energie rinnovabili (eolico e solare), attraverso l’acquisizione del 27,5% posseduto da Italian Renewable Resources, veicolo controllato dal gruppo L&B Partners.

Banca del Fucino, raccolta e utile in aumento nel 2021

Il prezzo si attesta attorno a 25 milioni.

Va sottolineato che nemmeno Eni e Enel hanno un potenziale di sviluppo di pari entità. Infatti E-Way Finance possiede progetti eolici e solari per circa 4mila MW, tutti generati e lavorati dalla propria struttura operativa oltre a 515 MW già in iter autorizzativo, 963 MW prossimi all’iter autorizzativo e 2.460 MW in fase di avanzato sviluppo. Il restante 45% di E-Way Finance fa capo alla società Alma Energia srl, di Domenico Cerruti. Fucino Green possiede, oltre al controllo della piattaforma E-Way Finance, anche un portafoglio di progetti fotovoltaici in proprio di circa 70 MW, dei quali circa 15 in fase di costruzione dopo aver acquisito i primi asset fotovoltaici da Terna Energy Solution.


LE PROSPETTIVE
L’istituto romano guidato da Francesco Maiolini, al centro di un reverse merger con Banca Igea che ha rilanciato tre anni fa la banca dei Torlonia, ha l’obiettivo di un posizionamento forte nel settore dell’ecologia e ambiente a partire dal comparto Renewables, sicché tramite Fucino Green compie un passo importante in questa direzione.  Fucino Green nasce nel 2021, fondata dall’istituto guidato da Francesco Maiolini e poco dopo partecipata al 49% da Volt ESG srl di Giuseppe Ciardi, imprenditore italiano con un importante background nei progetti fotovoltaici e di storage nel Regno Unito, che ha acquistato la partecipazione consentendo alla banca di realizzare una plusvalenza di circa 30 milioni.

«La strategia di valorizzazione di questo portafoglio, unico per dimensione e qualità dei progetti che lo compongono - ha dichiarato l’amministratore delegato di Fucino Green, Alessandro Schiavone - vedrà la costituzione di più veicoli di investimento che potranno essere aperti alla partecipazione finanziaria e industriale dei principali investitori». Fucino Green, che è presieduta da Gabriele Gravina (numero uno della Figc), sta inoltre diversificando le proprie attività puntando a progetti in ambito storage - in relazione ai quali è prevista la costituzione di un veicolo specializzato che metta a frutto le iniziative intraprese - e sostiene lo sviluppo di progettualità innovative legate all’idrogeno. «Siamo orgogliosi dell’operazione - ha detto l’ad Maiolini, artefice dell’espansione della Banca del Fucino - Abbiamo creduto con grande anticipo nell’importanza e nelle potenzialità di sviluppo di questo settore, e oggi stiamo raccogliendo i frutti di anni di impegno. La banca, che tramite Fucino Green si posiziona all’apice del sistema bancario nell’ambito della produzione di energie rinnovabili, si candida a dare un rilevante contributo al raggiungimento degli importanti obiettivi di transizione ecologica che il nostro Paese si è impegnato a conseguire».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA