Nel 2021 la raccolta diretta da clientela ha visto un incremento a 2,7 miliardi di euro (+37% rispetto a fine 2020), gli impieghi con clientela hanno registrato un aumento a circa 1,5 miliardi di euro (+39%), e il prodotto bancario complessivo ha superato i 4,9 miliardi di euro (+30%). Tutti i principali indici di vigilanza prudenziale sono ampiamente in linea con i requisiti patrimoniali stabiliti dalla BCE: CET1 al 12,64%, Tier1 al 12,92% e TCR al 14,84% (a livello consolidato 12,42%, 12,69% e 14,61%).
A fronte di una politica di provisioning e di ulteriori attività di derisking, l'NPL ratio lordo è stato portato al 31 dicembre 2021 al 6,59% circa, con una ulteriore riduzione di oltre 2 punti percentuali rispetto al dato di fine 2020 (8,79%). Il coverage delle sofferenze è stato inoltre incrementato di oltre 20 punti percentuali, portandosi al 65,6% (era al 42,62% nel 2020).
"Il 2021 ha visto una crescita in tutte le aree di attività del gruppo bancario - ha commentato l'AD Francesco Maiolini - Abbiamo completato con successo il turnaround di Banca del Fucino e il nostro gruppo appare oggi solido e ben posizionato per governare i rischi e cogliere le opportunità che la fase di profondo cambiamento del nostro sistema economico e finanziario presenta. Questo grazie in particolare alle sinergie tra banca del territorio e canali digitali, alla capacità di generare ricavi sia nel settore creditizio tradizionale che attraverso servizi finanziari innovativi, sia, infine, al ruolo distintivo conseguito dal gruppo nel settore delle energie rinnovabili".
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