«Con la raccolta di gennaio si comincia a vedere la velocità di reazione e la professionalità dei nostri consulenti finanziari. In un periodo di tassi bassi rivedono con i clienti l’asset allocation dei loro portafogli inserendo prodotti alternativi atti a perseguire un maggior rendimento, “facendo pagare” ovviamente un prezzo di illiquidità su una parte dell’investimento fatto - commenta Pietro Giuliani, presidente del gruppo -. In ultimo constato che i “gufi e gli scettici” continuano a far perdere i soldi ai loro clienti andando avanti a shortare o/a sottovalutare il valore del lavoro che stiamo facendo a vantaggio dei nostri clienti, dei nostri azionisti e del paese in cui operiamo. Questo mese Azimut ha aggiunto oltre 450 milioni di euro da investire principalmente nell’economia reale italiana».
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