Degli incentivi si è parlato ieri in un incontro a Palazzo Chigi fra i Ministri Daniele Franco (Economia), Giancarlo Giorgetti (MISE), Roberto Cingolani (MITE), Enrico Giovannini (MIMS) ed Andrea Orlando (Lavoro). Presente anche il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Roberto Garofoli. La riunione è stata sollecitata dalle lamentele del Ministro Giorgetti sul ritardo del provvedimento.
Gli incentivi riguarderanno auto elettriche, ibride e le Euro 6 e saranno decurtati in mancanza di una rottamazione. E' previsto che non siano coinvolte le flotte aziendali, mentre la rottamazione dovrebbe riguardare anche le moto.
A proposito dell'esclusione delle aziende dal sistema di incentivi è intervenuto il direttore generale di Unrae, Andrea Cardinali, che in una intervista all'ANSA ha parlato di un "colpo per il settore" che "da solo rappresenta il 37,5% degli acquisti". La proposta di Unrae è quella di procedere con una detrazione graduale dell'IVA, con incentivi che favoriscano i veicoli più virtuosi in termini di emissioni di CO2. E quindi portare la detrazione dell'IVA, attualmente al 40%, al 100% per i veicoli nella fascia di emissioni di CO2 0-20 g/km, all'80% per i veicoli rientranti nella fascia 21-60 g/Km e al 50% per i veicoli rientranti nella fascia 61-135 g/Km.
Di incentivi ha parlato ieri anche il Ceo di Stellantis Carlos Tavares, che conferma la volontà di andare avanti con la decarbonizzazione dei trasporti e sollecita nuovi incentivi dalla Ue e dall'Italia.
Affermazioni che sono state subito raccolte dal commissario Ue al mercato interno Therry Breton, il quale ha assicurato "incontrerò i vertici di Stellantis e porterò loro un messaggio: c'e' tempo", "io non incoraggio i costruttori ad accelerare perché altrimenti rischiamo di pagare un prezzo più caro per la transizione".
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