La distribuzione della soddisfazione complessiva, in generale, presenta una forte asimmetria positiva, cioè una tendenza delle risposte a collocarsi verso i valori più elevati della soddisfazione. Infatti, in media, le persone danno alla soddisfazione per la propria vita un voto pari a 7,1.
Sono i giovani, gli studenti e gli occupati ad essere più soddisfatti della vita
La soddisfazione diminuisce tendenzialmente con il progredire dell'età: la quota di molto soddisfatti è di oltre il 55% tra i 14-19 anni mentre scende sotto al 40% tra le persone di 65 anni e più.
Le differenze di genere rimangono analoghe: le donne con giudizi elevati di soddisfazione sono il 42% e gli uomini il 44,6%.
La condizione occupazionale influisce sul giudizio. La popolazione attiva nel mercato del lavoro o impegnata in un'attività formativa (occupati e studenti) è la più soddisfatta ed esprime più frequentemente giudizi molto positivi. Il 47,5% degli occupati e il 51,7% degli studenti infatti esprimono una elevata soddisfazione. Anche la posizione nella professione incide: tra coloro che sono occupati, i dirigenti, gli imprenditori e i liberi professionisti (50%), insieme ai quadri e agli impiegati (50,2%), dichiarano livelli di soddisfazione più alti rispetto a operai (44,3%) e lavoratori in proprio (45,6%). Le persone in cerca di nuova occupazione (28,1%) e le casalinghe (38,8%) presentano, come in passato, i livelli più bassi.
La soddisfazione generale aumenta con il titolo di studio. La stima dei molto soddisfatti riguarda il 35,1% di chi ha al massimo la licenza elementare e il 47,6% dei laureati. Si riscontra un incremento della soddisfazione in chi ha almeno un diploma superiore (dal 42,1% del 2018 al 44,6% del 2019) o la licenza media (dal 40,5% del 2018 al 43,7% del 2019
Stabile ed elevata la soddisfazione al Nord, in aumento nelle altre ripartizioni
A livello territoriale, il Nord presenta la quota più alta di coloro che dichiarano un voto compreso tra 8 e 10 rispetto alla soddisfazione per la vita (46,7%), il Centro una quota intermedia (42,3%) e il Mezzogiorno la quota minore (39,2%). Le regioni con i più elevati livelli di soddisfazione sono il Trentino-Alto Adige (62,2%), la Valle d'Aosta (54,7%) e il Piemonte (48,7%), quelle con i livelli più bassi sono la Campania (31,6%) e la Calabria (39,5%) (Tavola 1.2 in allegato).
Bene anche la situazione economica personale. Stabile per oltre 6 famiglie su 10
Nei primi mesi del 2019 torna a crescere, dopo la stasi del 2017, la quota di persone di 14 anni e più che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte per la situazione economica personale attestandosi al 56,5%. I giudizi sulla percezione della situazione economica a livello familiare confermano il quadro positivo . Nel 2019, cresce sensibilmente la quota di famiglie che giudicano migliorata o invariata la propria situazione economica rispetto all'anno precedente (74,1% contro 70,6% del 2018). In particolare, cresce la percezione di stabilità (65,2% rispetto a 62,5% del 2018) e di poco anche quella di miglioramento della situazione (8,9% rispetto a 8,1% del 2018). Migliora anche il giudizio delle famiglie sulle risorse economiche, soprattutto al Sud.
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