Ormai sta diventando un’emergenza: le truffe online sono sempre più frequenti, ma anche i furti di identità mietono sempre più vittime. E il maxi-attacco hacker di cui è stata vittima l'Italia ha alzato l'asticella dei rischi. Non a caso l’Inps ha appena fatot una circolare per spiegare come proteggere i dati personali degli utenti prevenendo fenomeni fraudolenti e truffe online. Con il messaggio DEL 3 febbraio scorso (n. 535), l’Inps ha comunicato che, al fine di ridurre con maggiore efficacia il rischio di furto dell’identità digitale, nei prossimi giorni sarà progressivamente attivata la “verifica dell’identità digitale”, un controllo aggiuntivo che seguirà l’accesso con Spid, Cie o Cns nei soli casi in cui si verifichi un tentativo di accesso ai servizi con identità digitali diverse da quelle utilizzate precedentemente dallo stesso utente. La nuova funzionalità sarà attiva per tutti i cittadini che hanno già validato i propri recapiti telematici. Il sistema, infatti, invierà agli estremi forniti un codice temporaneo di conferma (“usa e getta”), che dovrà essere inserito per completare l’accesso. Contestualmente, la procedura trasmetterà una notifica (via email, cellulare o PEC) per informare l’utente dell’avvenuto accesso, in modo da adottare le conseguenti azioni in caso di accesso indebito.
LE TRUFFE
Sono principalmente due i principali capitoli di frode sui quali stare attenti.
COME SI RUBANO I DATI
Il furto d’identità può avvenire ormai in tanti modi, anche senza colpa alcuna da parte della vittima. Sono sempre più frequenti i grandi attacchi di cyber criminali che entrano in server internazionali – di servizi web, hotel, anche strutture sanitarie – e così fanno incetta di dati personali degli utenti. E questi “data breach” si aggiungono alle tecniche più classiche, phishing o malware utilizzati dai criminali per sottrarre dati dai pc o dai cellulari degli utenti.
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