La crescita coinvolge sia la componente di portafoglio investita in prodotti del risparmio gestito (+9,1%), che raggiunge così i 429,4 miliardi, sia la componente amministrata (+4,6%), ora pari a 185,2 miliardi. Nell’ambito del risparmio gestito, il patrimonio degli OICR, sottoscritti direttamente, risulta pari a 197,2 miliardi di euro, con un incremento congiunturale dell’11,6% e un’incidenza complessiva sul portafoglio che sale al 32,1%.
La valorizzazione delle gestioni collettive aperte domiciliate all’estero è pari a 173,3 miliardi (+12,2%) mentre quella dei fondi aperti di diritto italiano si attesta sui 21,4 miliardi (+8,4%). Il patrimonio delle gestioni individuali raggiunge i 63,3 miliardi (+8,8%), con un’incidenza in portafoglio sostanzialmente stabile al 10,3%. La crescita risulta maggiormente evidente sulle GPF (+11,7%), che raggiungono così una valorizzazione pari a 28,2 miliardi, mentre quella delle GPM sale a 35,1 miliardi (+6,6%).
Il patrimonio dei prodotti assicurativi e previdenziali si attesta a 168,9 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 6,4% e un’incidenza in portafoglio del 27,5%. In dettaglio, il valore patrimoniale delle unit linked ammonta a 85,7 miliardi (+8,6%), quello delle polizze vita tradizionali raggiunge i 43,3 miliardi (+1,9%), la valorizzazione dei prodotti multi-ramo è pari a 26,0 miliardi (+6,7%), mentre la componente prettamente previdenziale sale a 14,0 miliardi (+7,9%).
A fine mese, il contributo complessivo delle reti al patrimonio investito in OICR aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta a 347,3 miliardi di euro, con un’incidenza del 33,9% sul patrimonio totale investito in fondi (patrimonio gestito pari a 1.023,6 miliardi di euro – dato provvisorio). Nell’ambito del risparmio amministrato la componente in titoli ammonta a 82,5 miliardi di euro, segnando il maggiore incremento congiunturale (+15,2%) che ne determina la crescita anche in termini di incidenza in portafoglio (13,4%); la dinamica complessiva coinvolge tutte le tipologie di titoli, con maggiore evidenza per le azioni (+19,9%), exchange traded product (+21,9%) e certificate (+29,1%). Diminuisce, invece, la liquidità presente in portafoglio, pari a 102,7 miliardi; il processo di riqualificazione, osservato nel secondo trimestre, ne ha determinato la flessione (-2,6%), comportandone la riduzione anche in termini di incidenza (16,7%).
Paolo Molesini, presidente dell'associazione, ha commentato: «Il forte rapporto personale tra i consulenti finanziari delle associate di Assoreti e i loro clienti ha consentito a questi ultimi di affrontare con fiducia i primi effetti della pandemia e di continuare a investire nel risparmio gestito. La diversificazione degli investimenti ha favorito il controllo dei rischi e la possibilità di beneficiare del rimbalzo del mercato del secondo trimestre».
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