Assegno unico rafforzato per 570 mila bambini, a marzo la rivalutazione

Scattano a gennaio gli incrementi per i bimbi fino a un anno e per quelli fino a tre anni nei nuclei numerosi

Assegno unico rafforzato per 570 mila bambini, a marzo la rivalutazione
di Luca Cifoni
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Mercoledì 28 Dicembre 2022, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 10:40

Sono circa 570 mila i bambini per i quali entrerà in vigore da gennaio un aumento dell’assegno unico e universale (Auu), per via delle modifiche introdotte con la legge di Bilancio. Mentre per 100 mila nuclei familiari (alcuni dei quali in realtà sono gli stessi nei quali vivono i minori già considerati) potranno beneficiare della maggiorazione della somma aggiuntiva per le famiglie con almeno quattro figli. Inoltre sempre con la manovra vengono resi permanenti i miglioramenti per i disabili maggiorenni. A marzo poi, ma questo è un automatismo che non dipende dalla manovra, scatterà per tutti i circa 10 milioni di beneficiari l’adeguamento all’inflazione del 2022.

Assegno unico più alto nel primo anno di vita del figlio e per famiglie numerose. E arriva il rinnovo automatico per chi già lo riceve

L’OBIETTIVO

Complessivamente le modifiche legislative che partiranno dal 2023 valgono circa 900 milioni su base annuale.

Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta. L’obiettivo del dicastero guidato da Eugenia Roccella è duplice: da una parte rafforzare il sostegno alle famiglie che hanno un figlio nato da poco, per aiutarle a sostenere i costi di questa fase, dall’altra favorire quelle più numerose. Si interviene sugli importi base dell’assegno, che partono da 175 euro al mese e poi decrescono in base all’Isee del nucleo interessato, fino ad arrivare a 50 euro per quelli che superano la soglia dei 40 mila euro oppure non presentano proprio la dichiarazione relativa all’indicatore. Queste somme saranno incrementate del 50 per cento per i figli di età inferiore a un anno: dunque l’importo più alto passerà da 175 a 262 euro mensili. Stesso incremento scatterà per i figli di età compresa tra uno e tre anni nei nuclei nei quali ce ne sono almeno tre. In questo caso però il ritocco verso l’alto è condizionato a sua volta ad un requisito in termini di Isee: non dovrà essere superiore alla stessa soglia dei 40 mila euro. La relazione tecnica al provvedimento stima che la prima modifica riguarderà 369 mila bambini, la seconda circa 150 mila. Aumentando entrambe queste quantificazioni del 10 per cento per tenere conto anche della platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza (che in presenza di figli ricevono l’Auu insieme all’altro sostegno e dunque non devono fare domanda autonoma) si arriva circa 570 mila soggetti coinvolti.

LA CORREZIONE

Le altre due novità si riferiscono rispettivamente ai disabili e ai nuclei con quattro figli o più. Nel primo caso viene resa permanente la correzione introdotta lo scorso giugno ma solo per il 2022: in pratica anche i disabili maggiorenni che vivono a carico della famiglia potranno beneficiare dell’assegno universale base e fino all’età di 21 anni delle specifiche maggiorazioni riservate ai disabili minorenni. Invece in caso di presenza di almeno quattro figli la maggiorazione ad hoc di 100 euro salirà a 150.

Per tutto il 2023 la legge istitutiva dell’Auu stanziava 18,2 miliardi. Ma i nuclei che hanno fatto effettivamente domanda sono stati un po’ meno di quelli attesi. Così prima della stesura della legge di Bilancio la previsione di spesa è stata rivista verso il basso a poco più di 17,7 miliardi, somma che comprende anche le risorse necessarie a rivalutare l’assegno per l’inflazione 2022 (dunque di circa l’8 per cento). Aggiungendo i costi degli incrementi di cui abbiamo detto, si arriva a circa 18,6 miliardi: quindi lo stanziamento aggiuntivo effettivamente necessario per il 2023 - tenendo conto delle risorse disponibili e non utilizzate- è di circa 400 milioni. Somma destinata poi a crescere gradualmente negli anni successivi.

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