Assegno unico, ecco come funziona per chi già percepisce il Reddito di cittadinanza

I dati ISEE non inseriti in prima istanza verranno automaticamente aggiornati da Inps sulla base delle certificazioni acquisite dagli utenti tramite Caf o Agenzia delle entrate

Assegno unico, ecco come funziona per chi già percepisce il Reddito di cittadinanza
di Giusy Franzese
3 Minuti di Lettura
Sabato 19 Marzo 2022, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 13:45

I pagamenti del nuovo assegno unico sono iniziati: i primi accrediti - ha assicurato l’Inps con un comunicato qualche giorno fa - sono stati effettuati dall’Inps a favore delle famiglie già a partire dal 16 marzo e «saranno completati entro il corrente mese». In realtà, fa sapere chi ha in mano il dossier, si procederà anche prima: già all’inizio della prossima settimana la stragrande maggioranza dei tre milioni di nuclei familiari (per un totale di cinque milioni di figli minori) che hanno presentato la domanda tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2022, si ritroverà l’accredito sul conto corrente.

Assegno unico, partono i pagamenti per 5 milioni di figli: accrediti dal 16 marzo

Diverso è il discorso per i beneficiari del Reddito di cittadinanza.

Costoro, secondo la norma, non hanno bisogno di presentare la domanda, l’accredito avviene in automatico da parte dell’Inps sulla “tessera del Reddito”, una volta effettuati tutti i controlli sui requisiti.

Sarà quindi una doppia ricarica mensile (una per la cifra corrispondente al sussidio del reddito di cittadinanza e un’altra per l’assegno unico)? Oppure sarà una sola ricarica maggiorata per la parte relativa all’assegno unico? Abbiamo contattato l’Inps per le risposte. Eccole.

Quando arriva la prima rata per l’assegno unico?

Si parte ad aprile. Per quanto la rata di marzo dell’assegno unico i beneficiari di Reddito di cittadinanza in possesso dei requisiti - dicono all’Inps - riceveranno la cifra loro spettante con ricarica sulla carta «a partire da aprile».

Serve presentare la domanda?

No. I beneficiari del Reddito di cittadinanza «riceveranno d’ufficio» sulla propria carta gli importi spettanti per l’assegno unico.

Una o due ricariche mensili?

Nel comunicato ufficiale l’Inps dice che gli importi dell’assegno unico saranno ricaricati sulla carta «insieme alla rata di Rdc/Pdc». Dagli uffici Inps però non escludono che in alcuni casi potrebbero esserci due ricariche riferite ai due importi distinti, ma comunque nell’arco della «stessa decade mensile».

Bonus figli disabili: a chi spetta, quali sono i requisiti e come (e quando) presentare la domanda

Chi ha diritto all’assegno unico?

Per i beneficiari del reddito di cittadinanza valgono gli stessi requisiti del resto della popolazione: l’assegno spetta dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del ventunesimo anno d’età del figlio. Nel caso di figli disabili a carico non c’è limite di età.

E se col passare del tempo i requisiti cambiano?

I dati ISEE non inseriti in prima istanza verranno automaticamente aggiornati da Inps sulla base delle certificazioni acquisite dagli utenti tramite Caf o Agenzia delle entrate e le somme relative degli assegni saranno automaticamente adeguate.

A quanto ammonta l’assegno unico?

Il minimo, per redditi superiori a 40.0000 euro lordi l’anno, è di 50 euro a figlio. La cifra cambia a seconda del reddito Isee: più il reddito è basso maggiore sarà l’aiuto economico. Per chi ha un Isee fino a 15.000 euro l’importo dell’assegno sarà di 175 euro al mese a figlio, ovvero 2.100 euro l’anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA