Assegno unico, la promessa sono i 200-250 euro al mese a figlio a partire da luglio indicati dal presidente del Consiglio Mario Draghi. I fondi a disposizione sono 20 miliardi tra fondi degli aiuti pre-esistenti e nuovi stanziamenti, ma potrebbero aumentare, ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti (Italia Viva). «Le famiglie italiane devono stare tranquille, non ci perderanno», è il suo impegno, nel giorno che precede il via libera definitivo al Senato della legge delega sull'assegno unico per i figli a carico, atteso per martedì. «L'assegno unico e universale - ha spiegato la ministra - è un provvedimento che fa parte del Family Act e consiste in una quota che verrà data a ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, mese dopo mese, maggiorato dal terzo figlio e nel caso anche di bambini disabili.
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La quota dipenderà dal reddito
È per tutti, e la quota dipenderà dal reddito, quindi le famiglie meno abbienti riceveranno di più, e le più ricche avranno solo una quota base».
#AssegnoUnicoUniversale è un provvedimento che fa parte del #FamilyAct, la riforma complessiva delle politiche famigliari. Verrà erogato dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età di ciascun figlio e la quota sarà maggiorata in base al reddito.@elenabonetti pic.twitter.com/qVbSCukN8f
— Italia Viva (@ItaliaViva) March 29, 2021
Assegno unico, attesa decreti attuativi
Il ministero dell'Economia è al lavoro sui «calcoli precisi» come ha detto Bonetti, che si è impegnata ad approvare quanto prima i decreti attuativi. La delega prevede un credito d'imposta o assegno mensile che andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti e partite Iva, adesso esclusi da gran parte dei sostegni per i figli e sostituirà bonus, detrazioni per i figli a carico e l'assegno familiare. Finora questo provvedimento è stato accompagnato dalla massima condivisione e approvato all'unanimità alla Camera e alla commissione Lavoro del Senato, tanto che è partita una gara a rivendicarne la paternità. «Dobbiamo prendere atto che un'idea passa dalla Leopolda alla Gazzetta Ufficiale», ha affermato Matteo Renzi. «Il faticoso affinamento delle leggi - gli ha risposto il deputato Pd Stefano Lepri - non si fa con gli effetti speciali delle convention, bensì con passione e pazienza». Lepri , promotore di due proposte di legge nel 2014 e nel 2018, con il capogruppo Dem Graziano Delrio, descrive l'assegno unico come un «merito principale (non esclusivo) del Pd» e «una grande riforma di iniziativa parlamentare».
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