Tasse, Gualtieri: assegno unico da luglio poi riforma aliquote Irpef

Tasse, Gualtieri: assegno unico da luglio poi riforma aliquote Irpef
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Venerdì 20 Novembre 2020, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 18:58

La riforma fiscale andrà avanti con l'assegno unico dal 1 luglio 2021 e poi con la revisione delle aliquote Irpef. Lo ha confermato il Ministro dell'economia, Roberto Gualtieri, nel corso di un webinar promosso da Base Riformista.

La riforma, ha detto, partirà "già il 1 luglio con l'assegno unico per i figli, un'iniziativa storica di grande rilievo per sostenere le famiglie e superare le sperequazioni del sistema attuale, che penalizza fortemente gli incapienti e gli autonomi, e che può sostituire il sistema attuale di detrazioni e assegni".

Poi sull'Irpef "abbiamo predisposto una riflessione approfondita" ma "siamo in una fase in cui ci concentriamo sull'emergenza, sulla legge di bilancio e sul Recovery plan. Ma poi potremo anche a livello politico avviare il lavoro ed il percorso per la delega sull'Irpef che dovrà partire dal 1 gennaio".

Per la riforma fiscale "il dato di partenza è che ci sono 8 miliardi strutturali" cui "si aggiungerà la capacità di finanziare la riforma con ulteriori risorse dall'aumento delle entrate dovuto al contrasto all'evasione ma anche al miglioramento della compliance con azioni di modernizzazione". Un fondo, ha spiegato, "che si alimenterà dal miglioramento graduale e costante delle entrate fiscali, poi c'è un budget interno che deriva dalla razionalizzazione del fisco perchè abbiamo un'Irpef piena di bonus e riduzioni singole poco razionale ed abbiamo il tema dei sussidi ambientalmente dannosi".

Nella riforma fiscale "c'è da una parte il tema politico di ridurre la pressione sul lavoro e di semplificare il sistema. E dall'altra parte il tema di individuare un sistema tecnico. Oggi c'è il sistema a scaglioni che può sembrare semplice ma non lo è, è un sistema molto complicato".

C'è poi il sistema per classi - ha aggiunto - che è un sistema con il quale per ogni reddito c'è un'aliquota effettiva. E può essere con scalini o continuo come il meccanismo tedesco". In ogni caso, ha proseguito Gualtieri, "abbiamo nella Costituzione il principio, giusto, della progressione. E dietro questo principio dobbiamo recuperare spazio per i redditi medi e medio bassi dove c'è un livello di tassazione molto elevato, mantenendo il principio della progressività delle imposte. Questo è tema da affrontare poi ci sono gli strumenti tecnici".

Quanto allo scostamento che questa sera chiederà il Governo al Parlamento "è dentro dimensioni e limiti che non ci fanno uscire dagli obiettivi che ci siamo dati. E anche con gli 1,4 miliardi che metteremo nel decreto di oggi stiamo sotto il 10,8% di circa 6 miliardi".

Quindi - ha sottolineato - con 100 miliardi di spesa abbiamo avuto un deficit più basso perchè abbiamo avuto più entrate e uscite minori su capitoli come la CIG. Abbiamo ancora margine per arrivare al deficit del 10,8% che ci eravamo dati".
 

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