Aspi e Open Fiber, intesa per digitalizzare città e strade

Aspi e Open Fiber, intesa per digitalizzare città e strade
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Venerdì 22 Aprile 2022, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 17:55

Una  società  comune in forma consortile per la realizzazione  della   fibra  ultraveloce  in  Italia. Open Fiber e il Gruppo Autostrade per l'Italia hanno siglato un memorandum of understanding finalizzato ad accelerare la digitalizzazione del Paese e realizzare progetti per rendere più smart città e strade. 

Per fornire una soluzione concreta alla carenza di manodopera specializzata, Open Fiber, il Gruppo Aspi tramite la sua società controllata per le costruzioni Amplia Infrastructures e Ciel, società specializzata nel settore degli impianti tecnologici, hanno costituito un Consorzio che sarà attivo nel completamento della rete in fibra ottica che Open Fiber sta realizzando in Italia. Il Consorzio, denominato Open Fiber Network Solutions, prevede l’assunzione e la formazione di figure professionali che opereranno nella costruzione di infrastrutture di telecomunicazioni in fibra ottica. Le squadre di tecnici del Consorzio saranno operative a partire dal mese di giugno. A regime, il raggruppamento metterà in campo circa mille persone.

L'intesa tra Autostrade per l’Italia e Open Fiber è volta a potenziare i progetti di digitalizzazione delle infrastrutture, viarie e di rete, attraverso la realizzazione di iniziative in ambito smart cities, sistemi Its (Intelligent Transport Systems), smart roads, e-mobility e, più in generale, mobilità sostenibile e innovativa. Per Aspi, la collaborazione con Open Fiber si inserisce nell’ambito del programma Mercury, un polo per l’innovazione tecnologica che coinvolge le cinque controllate del Gruppo (Amplia Infrastructures, Tecne, Movyon, Free to X ed Elgea).

"Con questa partnership si afferma un nuovo paradigma: le sinergie tra i grandi player del Paese sono il punto di svolta verso la transizione digitale e la mobilità del futuro", commenta Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, ricordando che questo passo "conferma il ruolo centrale di Autostrade per l'Italia nelle partite strategiche per il rilancio dello sviluppo nazionale".

"Un ruolo - aggiunge Tomasi - acquisito grazie a un piano di trasformazione aziendale robusto, caratterizzato da una vision strategica volta ad affermare il nostro Gruppo sempre più come gestore integrato della mobilità.

Il piano di ammodernamento da 21.5 miliardi di euro già in avanzamento e il più recente Programma Mercury di Aspi, sono i presupposti per un futuro fatto di mobilità interconnessa e sostenibile a partire da infrastrutture sempre più moderne e sicure".

“Questo accordo è il frutto della condivisione di un’idea della mobilità del futuro, per rendere più smart processi e applicazioni non solo nelle città e nei borghi, ma anche in strade, autostrade e porti. Ciò rientra nella strategia di Open Fiber che va oltre la connettività di case e distretti industriali, nell’ottica dell’infrastrutturazione digitale complessiva del Paese”, sottolinea, Mario Rossetti, amministratore delegato di Open Fiber. “Il consorzio che abbiamo messo in campo, inoltre, è una risposta alla carenza di manodopera nel settore delle telecomunicazioni per realizzare la copertura di quelle aree del Paese che finora sono state più penalizzate dall’impossibilità di accedere ai servizi di connettività”.

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