La missione denominata "East Antarctic International Ice Sheet Traverse" (EAIIST), partita dalla stazione italo-francese Concordia il 7 dicembre 2019 in direzione Polo Sud, è stata organizzata dall'Istituto Polare Francese (IPEV) con la collaborazione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal MIUR e coordinato dal CNR per le attività scientifiche e da ENEA per l'attuazione operativa. Direttore del progetto è Joel Savarino, ricercatore francese del CNRS, mentre per l'Italia il responsabile è la professoressa Barbara Stenni dell'Università Ca' Foscari Venezia. Inoltre hanno partecipato alla traversata Andrea Spolaor (CNR-ISP) e Graziano Larocca (INGV).
La squadra era composta da dieci persone, 8 scienziati francesi del CNRS e dell'Università Grenoble Alpes e 2 ricercatori italiani del CNR e dell'INGV. Il gruppo di ricercatori ha attraversato 800 km di plateau antartico fino a raggiungere l'area delle "megadune" antartiche. Queste sono strutture uniche sulla Terra: superfici dall'apparenza vetrosa dove il ghiaccio è liscio e scoperto con ondulazioni su larga scala, invisibili a occhio nudo, ma rilevabili da satellite. Durante il viaggio il personale ha raccolto campioni di neve, sia superficiali che profondi, ed ha installato sei nuove stazioni sismiche equipaggiate con sensori a larga banda e cinque nuove stazioni GPS che permetteranno uno studio degli eventi sismici e micro-deformazioni connessi alle dinamiche glaciali. Sono stati poi realizzati rilievi fotogrammetrici superficiali del plateau e georadar per un totale di circa 1.200 km, per lo studio dell'accumulo nevoso e la stratificazione nelle diverse aree attraversate.
Il costo del supporto logistico, inclusi gli stipendi del personale, supera il milione di euro. L'agenzia francese "Agence nationale de la recherche" e la Fondazione BNP Paribas hanno finanziato l'impresa con ulteriori 1,6 milioni di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA