ANIA, Farina: "Raccolta complessiva tornata ai livelli 2019 ma Paese ancora sottoassicurato"

ANIA, Farina: "Raccolta complessiva tornata ai livelli 2019 ma Paese ancora sottoassicurato"
2 Minuti di Lettura
Martedì 5 Luglio 2022, 21:00
(Teleborsa) - "Nei primi mesi del 2022 il settore assicurativo sta dimostrando una significativa capacità di resilienza al peggioramento dello scenario economico. Come ha recentemente osservato il presidente dell'Ivass, non vi sono segnali d'allarme. In particolare, si conferma il trend di crescita dei rami Danni non auto, mentre nel Vita, malgrado una riduzione dei premi, la raccolta netta resta ancora positiva". Questo il quadro presentato oggi dalla presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina in occasione dell'Assemblea annuale dell'Associazione.

Nel 2021 i premi complessivi Vita e Danni hanno raggiunto 140 miliardi di euro, in aumento del 3,8%, tornando così al livello del 2019. Nel dettaglio, i premi Vita hanno segnato un risultato di 106 miliardi, in crescita del 4,5%. I premi Danni, con una raccolta pari a 34,1 miliardi, sono aumentati del 2%, per effetto di una ulteriore riduzione dei premi Rc Auto del 4,5% e di un apporto positivo, pari a quasi il 6%, degli altri rami Danni. "Si conferma – ha commentato Farina – una domanda di protezione in crescita, seppure ancora insufficiente per superare la situazione di sottoassicurazione che connota il nostro Paese".

Gli investimenti complessivi hanno sfiorato i 1.050 miliardi, circa il 60% del PIL, e – ha sottolineato la presidente di Ania – "è proseguito il trend di diversificazione di portafoglio con l'incremento di asset alternativi".

"Restiamo, dunque, grandi investitori istituzionali e orientati verso investimenti sostenibili di medio-lungo termine – ha affermato Farina –. In questa prospettiva si colloca il successo della nostra iniziativa di un Fondo per gli investimenti infrastrutturali, che di recente ha annunciato il final closing con una raccolta di 516 milioni, ben oltre il target iniziale". L'indice di solvibilità, indicatore della solidità del settore, è aumentato rispetto al 2020, risultando pari a 2,5 volte rispetto al minimo richiesto dalle norme.


Tra le sfide che deve affrontare il settore assicurativo nel biennio 2022-2023 figurano il rallentamento della domanda dei risparmiatori, i timori di un aumento del costo dei sinistri nei rami elementari e la perdita del valore del portafoglio titoli, a causa del repentino rialzo dei tassi di interesse. "Auspichiamo – ha affermato la presidente dell'Ania – che, in tempo per l'applicazione nelle semestrali, sia reiterato il provvedimento, già operativo nel triennio 2018-2020, che sterilizza le fluttuazioni dei valori sugli attivi nei bilanci redatti a principi contabili locali. Sarebbe inoltre opportuno, in vista della chiusura dell'esercizio, limitare l'entità da appostare a riserva indisponibile alla sola quota delle minusvalenze che possono gravare effettivamente sul conto economico delle compagnie".

Per le assicurazioni italiane – come ha spiegato Farina – si tratta di affrontare, per la prima volta dagli anni '80, uno scenario di tassi in rialzo e di soddisfare la domanda, da parte dei risparmiatori, di protezione rispetto all'inflazione. "Di per sé i tassi più alti non sono un problema per l'industria assicurativa ma – ha concluso la presidente dell'Ania – la velocità del rialzo rende di cruciale importanza riuscire a mantenere una raccolta positiva per garantire investimenti con rendimenti sensibilmente superiori a quelli ottenibili solo pochi mesi fa".







© RIPRODUZIONE RISERVATA