Oggetto del contendere sarebbe il trattamento preferenziale accordato ai venditori terzi che scelgono il servizio di logistica fornito da Amazon stessa. Si tratterebbe di vantaggi legati al miglioramento della visibilità delle offerte e delle vendite concluse tramite la piattaforma di e-commerce gestita da Amazon. Scrive l'AGCM sul punto:
In particolare, Amazon conferirebbe unicamente ai venditori terzi che aderiscono al servizio di logistica offerto da Amazon stessa ("Logistica di Amazon" o "Fulfillment by Amazon") vantaggi in termini di visibilità della propria offerta e di miglioramento delle proprie vendite su Amazon.com, rispetto ai venditori che non sono clienti di Logistica di Amazon.
"I funzionari dell'Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di alcune delle società interessate, con l'ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza", sottolinea ancora l'Authority nella nota, spiegando che "tali condotte potrebbero non essere proprie di un confronto competitivo basato sui meriti, quanto piuttosto sulla possibilità di Amazon di discriminare sulla base dell'adesione o meno da parte dei venditori al servizio di logistica FBA (self-preferencin) e specificando che "il procedimento si concluderà entro il 15 aprile 2020".
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