Più in dettaglio, la big statunitense ha bloccato almeno 6 milioni di tentativi di creazione di account tramite le sue procedure di verifica e solo il 6% dei tentativi di registrazione di account ha superato il test ed ha potuto mettere in vendita prodotti. Sono stati poi sequestrati più di 2 milioni di prodotti contraffatti, prima che fossero inviati ai clienti o fossero rivenduti altrove nel circuito doi distribuzione al dettaglio, e sono state bloccate più di 10 miliardi di offerte sospette, prima ancora di venir pubblicate sullo store.
Grazie ad Amazon Transparency, un servizio di serializzazione che protegge singoli prodotti, è stato possibile proteggere oltre 500 milioni di unità di prodotto, meno dello 0,01% di tutti i prodotti venduti su Amazon ha ricevuto un reclamo per contraffazione e più di 7.000 PMI hanno ricevuto l'assistenza di studi legali per la protezione del marchio.
Amazon ha anche istituito un sua unità per i crimini di contraffazione per segnalare i casi alle forze dell'ordine, intraprendere indagini indipendenti o indagini congiunte ed avviare perseguire contenziosi civili contro i contraffattori.
"I titolari di un marchio non possono essere ovunque. Grazie agli strumenti di protezione del marchio di Amazon possiamo proteggere i nostri marchi e la nostra proprietà intellettuale in tutto il mondo", ha commentato Adrienne McNicholas, co-fondatore dell'azienda Food Huggers, che ha sviluppato una soluzione anti-spreco per i cibi freschi in frigo.
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