Come da attese la Fed ha lasciato invariato il costo del denaro, negli Stati Uniti, visto il peggioramento dello scenario economico a livello globale. L'ultimo ritocco all'insù risale al 19 dicembre scorso quando la banca guidata da Jerome Powell portò i tassi di interesse tra il 2,25% e il 2,5%.
"I rischi al ribasso sono aumentati" - si legge nei verbali - dove si fa riferimento al rallentamento della crescita globale e della Cina. L'essere "pazienti" consente alla Fed di "guadagnare tempo per avere un quadro più chiaro".
Quanto al mercato del lavoro, l'istituto centrale segnala che la "crescita è forte" mentre l'inflazione si avvicina al target.
© RIPRODUZIONE RISERVATA