"Dieci anni di tentativi di semplificare il Paese naufragati nel nulla. Ora non possiamo perdere l'ennesima occasione. Il decreto semplificazioni contiene norme condivisibili come la revisione dell'abuso d'ufficio e del danno erariale per contrastare la burocrazia difensiva. Ma preoccupa fortemente la decisione di eliminare le gare invece di tagliare le procedure a monte. E' lì che si annida il ritardo nel 70% dei casi". A sottolinearlo il Presidente dell'Ance, Gabriele Buia, in occasione di un convegno organizzato dall'Associazione.
Secondo Buia "occorre sfoltire quella selva di pareri, valutazioni e procedure che non si sono mai riuscite a tagliare. E poi manca un progetto sulle città. Ancora una volta le grandi assenti di ogni progetto di rilancio del nostro Paese. Occorre poi evitare questa volta il continuo rimando a decreti attuativi che non fanno che ritardare l'entrata in vigore delle norme che spesso rimangono lettera morta: tra i Governi Conte I e Conte II ci sono ancora 570 decreti da approvare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA