Alitalia, pronta la proroga del prestito: slitta di tre mesi il rimborso del finanziamento

Alitalia, pronta la proroga del prestito: slitta di tre mesi il rimborso del finanziamento
di Umberto Mancini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Novembre 2018, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 17:10
Il governo prende ancora tempo su Alitalia. Il prossimo Consiglio dei ministri, salvo slittamenti, dovrebbe decidere una ulteriore proroga del prestito-ponte da 900 milioni (che con gli interessi sfiora ormai il miliardo). Una scelta quasi obbligata per dare più tempo alle Ferrovie dello Stato, partner indicato dall'esecutivo per guidare la newco che controllerà la compagnia di bandiera, di organizzare l'operazione di salvataggio e rilancio. La proroga, salvo ripensamenti, dovrebbe essere di altri 3 mesi rispetto alla scadenza del 15 dicembre.

Un tempo breve perché Bruxelles ha fatto capire che dopo due proroghe già concesse, ottenere un altro anno non sarebbe accettabile. In questi giorni gli uomini del Tesoro dovrebbero chiudere il cerchio con Bruxelles, assicurando ai tecnici della Commissione, una volta di più, che il prestito è concesso a condizioni di mercato (il tasso, come noto, sfiora il 10%) e quindi non c'è, anzi non ci sarebbe, nessuna turbativa della concorrenza. E che lo slittamento sarà davvero l'ultimo. Un paracadute finanziario per consentire alle Fs di chiudere, senza pistola puntata alla tempia, l'alleanza con un partner industriale. In lizza ci sono gli americani di Delta, super favoriti, ed EasyJet. Nella partita potrebbe però rientrare Lufthansa. Perché, al di là delle manifestazioni d'interesse presentate da Fs ed EasyJet attualmente sul tavolo dei commissari straordinari, c'è un secondo tempo tutto da giocare. Se infatti è scontato che Tesoro, Mit e Mise scelgano Fs, dando il via libera all'ad Gianfranco Battisti, poi spetterà proprio alle Ferrovie, d'intesa con il governo, siglare l'intesa con il vettore internazionale. Fuori da ogni schema procedurale o manifestazione d'interesse.
Battisti, si sa, vorrebbe chiudere entro l'anno. Ed è per questo che ha intensificato gli incontri e i contatti. Non solo con Delta, i cui emissari sono stati più volte nel Palazzone delle Fs, ma anche con altri soggetti. Non è quindi escluso che possa vedere anche i tedeschi di Lufthansa prima di indicare in via definitiva all'esecutivo la strada da percorrere.
IL PERCORSO
Di certo entro il week end dovrebbe arrivare sul tavolo del Mise la relazione dei commissari sul soggetto con cui avviare la trattativa in esclusiva, cioè Fs o EasyJet. Va anche chiarito che la possibile uscita di scena di Luigi Gubitosi, indicato da più parte come probabile nuovo ad di Tim, non pregiudica affatto l'iter, visto che ormai l'organismo può procedere in formazione ridotta. Qualora Gubitosi, apprezzato dal governo per l'ottimo lavoro in Alitalia, dovesse trasferirsi in Tim, spetterà a Stefano Paleari e ad Enrico Laghi portare a termine la missione, ovvero consegnare Alitalia alle Fs.
Del resto, mentre i commissari si accingono a completare il loro esame, non meno serrato è il lavoro di Battisti su questo dossier. Oltre al piano industriale, le Fs stanno studiando la costruzione di una newco a maggioranza pubblica, ma aperta ovviamente al vettore aereo internazionale, condizione fondamentale, per andare avanti nell'operazione. Il ruolo delle Ferrovie, che continuano a ribadire che la loro mission prioritaria è il rilancio del trasporti regionale e il consolidamento del business dell'alta velocità, è quello di polo aggregatore per sviluppare tutte le sinergie intermodali aereo-treno, eliminando le sovrapposizioni. Battisti vuole realizzare fortissime sinergie con Alitalia, tagliando i costi del leasing e della ristorazione ed eliminando le tratte aeree che si sovrappongono a quelle ferroviarie, puntando sul lungo raggio.

ALTA VELOCITÀ A FIUMICINO
Uno dei tasselli industriali fondamentali di questa operazione, messa a punto da Battisti, sarà quello di portare l'alta velocità in quelle che sono le principali porte d'accesso al Paese, e cioè gli hub intercontinentali di Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Un progetto che dovrebbe andare in porto nei prossimi mesi, di certo entro Natale almeno a Fiumicino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA