Alitalia, ok l’offerta da 100 milioni

Alitalia, ok l’offerta da 100 milioni
di Rosario Dimito e Umberto Mancini
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Lunedì 30 Agosto 2021, 23:57 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 01:04

Prendere o lasciare. I commissari straordinari di Alitalia non hanno alternative. L’offerta vincolante da 100 milioni presentata da Alfredo Altavilla e Fabio Lazzerini, rispettivamente presidente e ad di Ita, per rilevare il ramo aviation, come anticipato dal Messaggero, non consente manovre diversive. La cifra proposta per aerei, slot, personale, codici di volo e altri asset minori della vecchia Az, è sul tavolo dei commissari dal 16 agosto, mentre la formalizzazione è arrivata il 25, con il timbro ufficiale del cda di Ita e l’invio dei documenti. Ed è in arrivo la perizia del prof Fiori, ordinata proprio dai commissari per valutare il valore degli asset.

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Le tappe per la chiusura

La risposta è attesa entro oggi, 31 agosto, data indicata dalla newco come termine ultimo, e dai primi contatti informali si capisce che sarà positiva.

Del resto la road map è stringente e non sono possibili, anche ad avviso del Mise e del Mef, ulteriori ritardi. Sopratutto se si vuole rispettare il 15 ottobre come il d-day per il lancio operativo della nuova compagnia tricolore. 

Il verdetto arriverà però dopo la consegna della lettera con la final decision della Ue che chiuderà il cerchio sull’operazione, approvando nella sua interezza il piano industriale e la sua declinazione tecnico-operativa. Lettera che arriverà entro la settimana, non oltre il 7 settembre.

Ita ha oggi in cassa 700 milioni per fare shopping e avviare l’attività, ma lo Stato si è impegnato fino a 3 miliardi per dare sostegno al vettore. Oltre ai 100 milioni per rilevare l’area aviation, la compagnia vuole partecipare anche alla gara per il brand, che scatterà anche questa a breve per chiudersi entro fine settembre. Parallelamente si procede a tappe forzate per chiudere il dossier assunzioni: a ieri erano 11.586 candidature (31% piloti Alitalia, 22% assistenti di volo Alitalia) arrivate sul sito di Ita che partirà però con un organico di 2.800 persone.

I sindacati il primo settembre si recheranno al ministero del Lavoro per affrontare il rinnovo della cassa integrazione per circa 8 mila lavoratori di Alitalia in vista della scadenza il 23 settembre prossimo. A breve si concluderà il negoziato per definire contratto, stipendi, incentivi e organizzazione del lavoro. Nel piano di sviluppo della compagnia l’attività aviation avrà nel 2025 circa 5.550-5.700 persone. Qualora Ita si aggiudicasse le gare bandite per ground handling e manutenzione, l’ organico sarà rispettivamente in un range tra 2.650 e 2.700 e fra 1.100 e 1.250.

Le condizioni di lavoro

Intanto Altavilla prova ad aprire uno spiraglio di mediazione con i sindacati per «definire le condizioni di lavoro applicabili ai dipendenti di Ita entro il 20 settembre» tramite «la proposta di percorso negoziale». Con una lettera inviata sabato scorso ai leader di Filt, Fit, Uiltrasporti, Ugl, Usb, Anpac, Anpav, Anp, propone la stesura di un contratto «che favorisca l’adesione di una pluralità di vettori al nuovo sistema di regole» attraverso queste linee guida: impegno delle associazioni professionali (Anpac, Anpav, Anp) a consolidare il processo di aggregazione attribuendo la rappresentanza negoziale al soggetto federativo già costituito (Fnta); titolarità della parte generale del Ccnl e della parte comune vettori secondo le regole degli accordi interconfederali vigenti; negoziazione congiunta, da definire entro il 20 settembre, dell’accordo di rinnovo delle parti specifiche della sezione vettori (personale navigante tecnico, personale navigante di cabina e personale di terra) da parte del sindacato e del Fnta secondo i rispettivi ambiti di rappresentanza; contestuale definizione di un protocollo da parte di tutte le organizzazioni in indirizzo contenente l’impegno a promuovere iniziative congiunte nei confronti dei vettori che, attualmente, applichino contratti collettivi aziendali al fine di definire percorsi di confluenza nel Ccnl rinnovato. 

Problema di metodo

«Questa proposta solleva un problema di metodo e di merito: le condizioni poste finora da Ita sono proibitive», accusa Francesco Staccioli (Usb) contestando il termine ravvicinato per chiudere l’accordo. D’altro canto, entro il 23 settembre Ita deve comunicare all’Enac i nominativi degli equipaggi e non può dilatare i tempi. Nella lettera Altavilla ribadisce «la disponibilità di Ita ad aderire ad Assaereo a condizione che il nuovo Ccnl sia rinnovato entro e non oltre il 20 settembre in coerenza con le esigenze del nostro Piano Industriale». Altavilla ricorda che Assoaereo, pur invitato, non ha partecipato all’incontro del 27 settembre. E conclude che in mancanza di un riscontro «si riserva di procedere alla predisposizione di un regolamento aziendale con i lavoratori interessati».
 

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