Fisco, l'Agenzia delle entrate sfrutterà l'intelligenza artificiale per andare a caccia di evasori

Fisco, l'Agenzia delle entrate sfrutterà l'intelligenza artificiale per andare a caccia di evasori
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Giovedì 4 Marzo 2021, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 19:07

Fisco a caccia di evasori con dati e intelligenza artificiale. Spazio a nuove metodologie e strumenti, con la massima attenzione alla privacy e alla protezione dei dati, per prevenire e contrastare in tempi sempre più rapidi frodi Iva, anche intracomunitarie, utilizzi indebiti di crediti d’imposta e altre agevolazioni, realizzate anche mediante strutture societarie e schemi transazionali complessi. Con il via libera dell’Unione europea al finanziamento del progetto “A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy” ideato e presentato dall’Agenzia delle Entrate, è previsto un importante potenziamento delle attività di contrasto ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale. Con la network science, l’intelligenza artificiale e la data visualization l’Agenzia intende valorizzare al meglio il vasto patrimonio di dati di cui dispone come ad esempio, per ogni singola annualità, 42 milioni di dichiarazioni, 750 milioni di informazioni comunicate da soggetti terzi, 400 milioni di rapporti finanziari attivi, 197 milioni di versamenti F24, circa 2 miliardi di fatture elettroniche e oltre 150 milioni di immobili censiti.

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IL PROGETTO

Il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini ha annunciato che l'Ue ha selezionato il progetto dell'agenzia fiscale italiana per la valutazione del rischio di non-compliance tra le iniziative da sostenere con appositi finanziamenti, all'interno dei programmi europei a supporto delle riforme strutturali in risposta all'emergenza Covid-19. "Con tale progetto si prevede un importante potenziamento delle attività di contrasto ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale – ha spiegato Ruffini nel corso di un'audizione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alla Commissione Finanze del Senato – in sostanza, si provvederà ad introdurre, a sperimentare e ad utilizzare tecniche innovative di network analysis, di machine learning e di data visualization, al fine di realizzare un nuovo sistema di supporto ai processi di individuazione dei soggetti ad alto rischio di evasione".

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Ruffini ha assicurato che "l'utilizzo di tali nuovi strumenti e metodologie sarà sempre subordinato al preventivo contraddittorio con i contribuenti e sarà prestata la massima attenzione alla privacy e alla protezione dei dati".

Con questo nuovo sistema, ha affermato, si potranno "prevenire e contrastare, in tempi sempre più rapidi, fenomeni evasivi ed elusivi, messi in essere mediante la realizzazione di strutture societarie e schemi transazionali anche complessi, le frodi IVA, anche intracomunitarie, l'utilizzo indebito di crediti d'imposta e di altre agevolazioni".

Il progetto “A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy”. L’obiettivo strategico della nuova iniziativa delle Entrate grazie ai fondi ricevuti dall’UE con il supporto della Direzione Generale per il Sostegno alle riforme strutturali (DG Reform) della Commissione Europea, e che vedranno anche la collaborazione del partner tecnologico Sogei, mira ad innovare i processi di valutazione del rischio di non-compliance. In sostanza, si provvederà ad introdurre, a sperimentare e ad utilizzare tecniche innovative di network analysis, di machine learning e di data visualization, al fine di realizzare un nuovo sistema di supporto ai processi di individuazione dei soggetti ad alto rischio di frodi fiscali.

Progetto finanziato con fondi europei. L’attuale Progetto delle Entrate in tema di innovazione su strumenti e tecniche di analisi del rischio fiscale si inserisce all’interno dei programmi europei a supporto delle riforme strutturali in risposta all’emergenza Covid-19. Obiettivo, rendere le economie della UE più sostenibili, resilienti e preparate per le sfide poste dalle transizioni verde e digitale. Tra le novità anche l’istituzione di uno Strumento di Supporto Tecnico (Tecnical Support Instrument o TSI), quale successore dello Structural Reform Support Programme (SRSP). In particolare, il Tsi può anche essere utilizzato dagli Stati membri per lo sviluppo e l'attuazione dei loro piani di ripresa e resilienza: una quota dei fondi a disposizione del Tsi sarà utilizzata per il progetto presentato dalle Entrate.

In cosa consiste il Progetto, obiettivi ed ambiti d’intervento. Negli ultimi anni, in tutto il mondo, anche in Italia da parte dell’Agenzia, sono stati realizzati svariati strumenti innovativi e sempre più sofisticati dedicati all’analisi del rischio per la tax compliance. Nell’ottica d’una digitalizzazione sempre più strategica e diffusa, con l’attuale progetto l’Agenzia si pone l’obiettivo di innovare, diffondere ed integrare ulteriormente all’interno dei processi e delle attività legate al contrasto dell’evasione fiscale quanto già realizzato in questi anni nell’ambito dell’analisi avanzata dei dati, in termini di metodologie, di processi e di tecnologie. Attività che non vengono tradotte automaticamente nell’emanazione di atti impositivi, ma che devono essere inserite in un processo più ampio che deve fondarsi nel rispetto del principio del contraddittorio e della collaborazione e buona fede tra amministrazione fiscale e contribuente, come fissati nello Statuto dei diritti del contribuente.

In dettaglio, ecco gli specifici ambiti d’intervento. Network science. La rappresentazione dei dati sotto forma di reti permette di far emergere con maggiore facilità relazioni indirette e non evidenti tra soggetti (ad esempio relazioni tra società) che possono essere correlate a schemi di evasione e di elusione fiscale difficilmente individuabili con le tradizionali tecniche di analisi.

Analisi visuale delle informazioni. L’adozione di interfacce innovative “uomomacchina” (ad esempio modalità visuali fluide e intuitive di “navigazione” dei dati), consente di potenziare le capacità degli analisti, accelerando e rendendo più intuitivo e naturale il loro processo di acquisizione e trattamento delle informazioni rilevanti.

Intelligenza artificiale. L’ausilio di tecniche di apprendimento automatico (machine learning) accelera i processi decisionali, sempre sotto controllo da parte degli analisti, e ne aumenta l’accuratezza e l’efficacia. L’adozione dell’Intelligenza artificiale nel dominio economico e fiscale è indicato nell’atto di indirizzo del Mef.

Il patrimonio informativo dell’Agenzia. L’Agenzia possiede un vasto patrimonio informativo che potrà essere valorizzato attraverso il progetto supportato dalla Ue “A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy”, sempre con la massima attenzione alla protezione dei dati e al rispetto del doveroso contraddittorio con il contribuente e al principio di collaborazione e buona fede. In particolare, si tratta in ogni anno di 42 milioni di dichiarazioni, 750 milioni di informazioni comunicate da soggetti terzi ed enti esterni (contributi, bilanci, utenze, assicurazioni, ect), 400 milioni di rapporti finanziari attivi, 197 milioni di versamenti F24 e circa 2 miliardi di fatture elettroniche. A ciò si aggiungono informazioni per oltre 150 milioni di immobili censiti. 

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