L'innovazione tecnologica coniugata alla sostenibilità per accompagnare la trasformazione delle nostre città e del Paese verso un futuro sempre più green. È questo il filo conduttore dell'Acea Innovation Day 2022, evento che quest’anno si è svolto in tre tappe, e che oggi sbarca a Roma. Al centro dell'evento l’inscindibile legame tra transizione ecologica e transizione digitale, tema su cui si confrontano esperti e rappresentanti di istituzioni e imprese.
Lo slogan dell’edizione 2022, “Persone, Territori, Innovazione”, esprime un principio di open innovation finalizzata a realizzare soluzioni innovative per i territori e i loro eco-sistemi urbani, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e con il Programma Europeo Framework 2022 dedicato agli investimenti in innovazione.
«Il Pnrr è una visione del Paese, ben connesso, più moderno, un sistema scolastico e sanitario che sia un po' indipendente dal luogo dove si vive.
Nel corso del primo panel, “Innovazione open e senza confini” l'amministratore delegato di Aceca, Giuseppe Gola, ha annunciato un nuovo sistema di droni a guida autonoma per il monitoraggio di impianti fotovoltaici (progetto Mida, Monitoraggio Impianti Droni Autonomi), realizzato in collaborazione con la start-up italiana Wesii. Si tratta di un modello
ultratecnologico di droni dotati di una telecamera termica che potranno volare sugli
impianti ad un’altezza di 25 metri per monitorare in tempo reale l’integrità dei pannelli e ottimizzare gli interventi e i costi della manutenzione.
Quindi gli interventi del viceministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde, dell’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio, Paolo Orneli, dell’assessore capitolino al Decentramento, Andrea Catarci, del direttore del “MSc in Law, Digital Innovation & Sustainability” della Luiss Guido Carli, Christian Iaione e della presidente del gruppo Acea, Michaela Castelli.
Durante il secondo panel, “Acea insieme per la transizione ecologica: risultati e nuove sfide”, sono stati presentati invece i risultati dei tavoli di lavoro “innosostenbili”, avviati lo scorso febbraio. Un’iniziativa che si può sintetizzare con questi numeri: 3 mesi di lavoro, 10 partner tecnologici e universitari (Atos, Citrix, Google, Ibm, Microsoft, Salesforce, Polimi, Università Politecnica delle Marche, Cnr, Cnr Stems) 9 obiettivi Sdg impattati, 14 progetti presentati per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e alla realizzazione di una società “Net zero”. Diversi gli ambiti coinvolti come la tutela della risorsa idrica, il dissesto idrogeologico e la tutela del mare, la decarbonizzazione, la mobilità sostenibile e gli hub coworking, infrastrutture e reti, biodiversità ed economia circolare.