ABN AMRO ha affermato che la propria esposizione diretta alla Russia è molto limitata, ma prevede che potenziali effetti di secondo ordine avranno un impatto sui suoi clienti. La banca olandese ha affermato che la sua esposizione diretta alla Russia era di circa 45 milioni di euro, in parte correlata agli asset dei clienti russi all'estero e alle transazioni a breve termine, mentre non ha un'esposizione diretta all'Ucraina o alla Bielorussia. L'istituto ha attuato svalutazioni nette per 62 milioni di euro nel trimestre, riflettendo l'indebolimento delle prospettive macroeconomiche e un potenziale impatto della guerra.
"L'esposizione diretta di ABN AMRO alla Russia è molto limitata, ma prevediamo che potenziali effetti di secondo ordine avranno un impatto sui nostri clienti. Stiamo monitorando da vicino la situazione e contattando in modo proattivo i clienti - ha affermato il CEO Robert Swaak - La società olandese ha riaperto completamente nel primo trimestre quando le restrizioni Covid sono state revocate e abbiamo visto diminuire l'impatto negativo della pandemia globale. La domanda di credito è stata buona e sia il portafoglio dei mutui che dei prestiti aziendali è cresciuto. Abbiamo ottenuto una solida performance nel primo trimestre".
In discesa Abn Amro Bank N.V sulla borsa di Amsterdam, dove si attesta a 10,78, con un calo del 9,49%. Attesa per il resto della seduta un'estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 10,59 e successiva a 10,4. Resistenza a 11,11.
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