Gruppo Fini, cent’anni di pasta e il tortellino finisce in passerella

L’ad Fazio racconta di una eccellenza emiliana di successo che non esita a cimentarsi con il mondo dei tessuti pregiati

Gruppo Fini, cent’anni di pasta e il tortellino finisce in passerella
di Umberto Mancini
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 1 Marzo 2023, 14:34 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 20:19

Oltre 4 milioni di chili di pasta fresca prodotti nei due stabilimenti di proprietà e ricavi sopra quota 100 milioni di euro.

Con questi numeri il Gruppo Fini festeggia i suoi 110 anni orgoglioso delle sue radici ben piantate nella tradizione. Che vuol dire esaltazione dell’emilianità, ovvero del gusto e della genuinità di prodotti unici in Italia. Un’ampia gamma di pasta fresca, ripiena e non, che ha consentito al Gruppo Fini di arrivare in cima alle classifiche di gradimento dei consumatori e di esaltare una filiera tutta green, fatta di conserve e sughi. Una lunga strada. Partita appunto oltre cento anni fa dalla prima, storica, salumeria-pastificio artigianale di Corso Canalchiaro a Modena per arrivare oggi a un gruppo che conta oltre 100 dipendenti ed esporta le sue eccellenze in 30 Paesi.

LA STRATEGIA

Controllata dalla Holding Carisma, il cui presidente e proprietario è Giovanni Cagnoli, quello che oggi è il Gruppo Fini nasce nel 1912 dall’intuizione di Telesforo Fini e di sua moglie Giuditta Ferrari, che a pieno titolo appartengono al pantheon degli italiani che hanno fatto la storia della pasta in Italia e nel mondo. Due gli stabilimenti produttivi: uno a Ravarino, a pochi chilometri da Modena, focalizzato sulla produzione di pasta fresca ripiena, passate e conserve vegetali; l’altro a Sora, nel frusinate, dedito invece alla pasta secca.

I VALORI

Tra i valori che caratterizzano la società c’è l’approccio concreto alla sostenibilità: da anni sono stati avviati investimenti volti al risparmio energetico. In particolare, una buona parte del fabbisogno produttivo è coperto da un impianto fotovoltaico dedicato. Inoltre, sono state adottate soluzioni tecnologiche per limitare la creazione di rifiuti, favorendo così un’economia circolare. Giovanni Fazio, amministratore delegato della Holding Carisma e del Gruppo Fini, ha le idee chiare sulla strategia futura. «La stella polare dello sviluppo – dice – si chiama qualità. Che significa non solo la caratterizzazione dei prodotti con un gusto genuino, ma anche e soprattutto una materia prima di eccellenza». «Non mi piace il concetto fin troppo abusato del chilometro zero, preferisco sottolineare che le nostre lavorazioni sono velocissime e che passano davvero poche ore da quando la materia prima viene lavorata, confezionata e finisce sui banchi dei negozi o dei supermercati».

LE NUOVE RICETTE

 Grande attenzione – spiega il manager – viene quindi data al territorio perché il «consumatore si accorge della differenza e premia chi punta su genuinità e freschezza».

Da qui il rilancio del brand Fini, che ha visto nel corso del 2022 un riposizionamento del prodotto. Tutte le ricette sono state riviste per rispondere alla tradizione “del saper fare emiliano” e riportare sulla tavola il gusto autentico della pasta fresca. «L’obiettivo – aggiunge Fazio – è di conquistare un posizionamento di leadership qualitativo che possa rappresentare nella scelta del consumatore un prodotto con caratteristiche di gusto superiori rispetto alle tipiche produzioni industriali, tornando così a essere una valida alternativa sullo scaffale della pasta fresca anche in aree storicamente meno presidiate dal brand». La sfida è anche quella di andare oltre i confini nazionali, visto che le nuove linee di prodotto stanno evidenziando un interesse crescente sui mercati esteri dove il brand non si è mai sviluppato a dovere. Anche per il marchio “Conserve della Nonna” la proiezione estera è una direttrice importante. Così come per “Mastri pastai Bettini”, che pure rappresentando una nicchia nel mercato storico del Lazio, dovranno allargare la sfera d’influenza. «Va detto – spiega ancora Fazio – che il limite all’espansione è legato a una visione che da una parte è industriale ma dall’altra non rinuncia ad avere le caratteristiche di un prodotto che si può fare nella cucina di casa». Una filosofia unica. Del resto, Fini si candida anche a fare da aggregatore di brand che condividono questa impostazione semplice e ma anche particolarmente sofistica.

IN PORTAFOGLIO

 Fini entra nel gruppo Carisma nel 2008 come le Conserve della Nonna, marchio storico nato nella provincia di Modena, e Paf che punta sulla pasta fresca ripiena con lo slogan: dal frigo al piatto in soli 2 minuti. Ma c’è spazio anche per la diversificazione. Con Isa, nel settore moda, che produce tessuti attraverso una piattaforma che si occupa di tutte le fasi della lavorazione: tintura, stampa, finissaggio, confezione. E Simonetta, dedicata alla gestione di collaborazioni e accordi di licenza per la produzione e distribuzione worldwide delle collezioni-bambino di importanti maison: da Fendi Kids ed Emilio Pucci Junior a Missoni fino a Fay Junior del gruppo Tod’s. Carisma diversifica anche con AVM1959 nel comparto dell’occhialeria e nella rete di negozi outlet. Quindi il turismo con un eco lodge ad alta quota a Santa Caterina di Valfurva direttamente sulle piste da sci. E Itaca che seleziona e propone per affitti brevi immobili di pregio, arricchendoli di servizi esclusivi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA