Spetterà al ministro dell’Economia Daniele Franco e, ovviamente, al presidente del Consiglio Mario Draghi far marciare velocemente il Piano nazionale di ripresa e resilienza (il Pnrr) da 191,5 miliardi. Il primo intervenendo su un piano squisitamente tecnico e operativo, il secondo su quello eminentemente politico e strategico. Con l’unico scopo di spendere bene e presto le ingenti risorse europee messe a disposizione per uscire dalla crisi e avviare così il rilancio dell’economia dopo l’ondata della pandemia. Franco lo ha ribadito recentemente, illustrando la strada da seguire e gli obiettivi con la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’abbattimento dell’inquinamento di aria e acqua, una rete ferroviaria veloce, nuove reti di distribuzione di energia per i veicoli ad alimentazione elettrica, produzione e distribuzione di idrogeno, digitalizzazione, banda larga e reti di telecomunicazione. Tanti obiettivi ambiziosi che saranno soggetti a vincoli rigidi in base alle linee guida dell’Ue: digitalizzazione, conversione ecologica, inclusione sociale. Tutto questo sarà accompagnato dalla riforma della Pubblica amministrazione e della giustizia, che dovranno essere in qualche modo legate da una “semplificazione normativa trasversale”. Insomma, una rivoluzione, un cambio di passo gigantesco affidato a un doppio livello di governance.
LA REGIA AL MEF
Da un lato a fare la regia ci sarà il Mef, con una struttura centrale di monitoraggio del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a presidio e supervisione dell’efficace attuazione del programma. Tale struttura – ha spiegato proprio Franco – si occuperà del supporto alla gestione e monitoraggio degli interventi, della gestione dei flussi finanziari con l’Unione Europea, della rendicontazione degli avanzamenti del Pnrr alla Commissione europea, del controllo della regolarità della spesa, della valutazione di risultati e impatti. Questo organismo centrale sarà poi affiancato da un’unità di audit, indipendente, responsabile delle verifiche sistemiche, a tutela degli interessi finanziari dell’Ue e della proficua gestione del progetto. A livello di ciascuna amministrazione di settore (essenzialmente i ministeri) ci saranno presidi di monitoraggio e controllo sull’attuazione delle misure di rispettiva competenza. Queste strutture, spiegano al Tesoro, avranno il compito di interagire con i soggetti attuatori pubblici o privati. E ovviamente si interfacceranno con la struttura centrale del Mef, che avrà il compito di aggregare i dati e le informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori e delle riforme, ai fini della rendicontazione all’Unione europea e al governo, anche per le eventuali azioni correttive da assumere nel caso si verificassero ostacoli o difficoltà attuative che rischino di compromettere il raggiungimento degli obiettivi del Piano. Infine, e parliamo di un terzo livello, è prevista la possibilità di assicurare un supporto tecnico specialistico alle amministrazioni che dovranno realizzare gli interventi, anche a livello locale.
LA SQUADRA
Ma chi sono i funzionari cui sono stati affidati questi compiti? Rispetto alle prime formulazioni, quelle del governo Conte, la squadra messa in campo è più agile e compatta. Soprattutto perché ha cancellato doppioni e sovrapposizioni, in linea del resto con quello che si sta facendo in Europa. Dunque, spetterà a Carmine Di Nuzzo guidare l’unità di missione presso la Ragioneria generale dello Stato, dalla quale dipenderà coordinamento e rendicontazione del Pnrr. Come dire il centro nevralgico, la sala operazioni più importante. Accanto a lui Federico Giammusso, capo della segreteria tecnica del ministro dell’Economia che si occupa già da tempo del dossier. Marco Leonardi, docente alla Statale di Milano, già consigliere del ministro dell’Economia, è stato invece chiamato da Draghi alla guida del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica presso la presidenza del Consiglio dei ministri e da quella sede si occuperà anche del Recovery Plan.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout