Sace, l'ad Alessandra Ricci: «Con il piano da 111 miliardi porteremo le Pmi nel mondo»

Sace, l'ad Alessandra Ricci: «Con il piano da 111 miliardi porteremo le Pmi nel mondo»
di Rosario Dimito
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Novembre 2022, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 08:00

Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace, avete da poco battezzato il vostro Piano industriale Insieme2025. Con quale obiettivo? E quali sono i pilastri sui cui regge?

«L’obiettivo primo è guidarci verso un’evoluzione del modello di business, per garantire al tessuto economico una maggiore resistenza alle sfide dei mercati, rilanciare la competitività di imprese e Paese e consolidarne la crescita sostenibile. Al centro di tutto c’è la sostenibilità economica, sociale e green, un maggior sostegno alle Pmi investendo in tecnologia e innovazione, e il rafforzamento di una cultura aziendale ego-less, senza ego».

Insieme2025 dice tutto e nulla. Perché lo avete chiamato così?

«Rappresenta un nuovo cammino che costruiremo per e con le aziende.

Partiamo dal loro ascolto, perché crediamo che rispondendo alle esigenze delle imprese con soluzioni agili e un network di relazioni, conoscenze e servizi per accompagnarle verso un orizzonte sostenibile». Cosa lo rende diverso rispetto ai Piani Industriali precedenti? «La focalizzazione sui valori, sul fare meglio oltre che sul fare di più. Si tratta di un piano di azioni e strumenti che possano incidere sul tessuto economico nazionale in maniera capillare ed efficace, cercando di raggiungere le Pmi che ne costituiscono la spina dorsale: direttamente, non solo attraverso le grandi commesse e gli accordi di filiera».

Dite che volete raggiungere 65mila Pmi raddoppiando il numero che attualmente servite: come pensate di riuscirci?

«Puntando su tecnologia, digitalizzazione ed education. Si tratta di un percorso che abbiamo portato avanti negli ultimi anni facendo un lavoro enorme di semplificazione dell’offerta e che punta a coinvolgere le Pmi nel nostro ecosistema».

Export e internazionalizzazione, mercato domestico e green: queste le tre priorità del gruppo Sace. Quali sono gli obiettivi per ognuna di queste?

«Parliamo di 111 miliardi di euro di investimenti, progetti supportati e liquidità garantita alle imprese italiane. Di questi oltre 60 miliardi saranno a sostegno di investimenti in settori ad alto impatto per l’economia nazionale e progetti green. In ambito export puntiamo a una crescita di oltre il 30% dei volumi di contratti assicurati e investimenti garantiti per circa 49 miliardi».

Parlando del mercato domestico, Sace è coinvolta anche sul fronte del caro-energia. Quale risposta avete dalle aziende in relazione alle vostre proposte?

«Una risposta forte: lo vediamo dall’adesione alle iniziative di informazione che promuoviamo».

E che cosa ha messo in campo Sace in questo ambito?

«Un’offerta digitalizzata, accessibile e integrata, che si rivolge a tutte le aziende italiane, con un’attenzione particolare alle Pmi. Dalla Garanzia SupportItalia sui finanziamenti alle imprese che abbiano subito ripercussioni economiche negative a seguito della crisi russo-ucraina, agli strumenti come Cauzione Energia Pmi per facilitare la dilazione del pagamento delle fatture dei consumi energetici».

Siete coinvolti anche in tema di Riassicurazione. Perché è così importante?

«Il rapporto instaurato con le compagnie di assicurazione private nel corso della pandemia Covid (come con il sistema bancario) è risultato proficuo al fine di assicurare le coperture del credito commerciale alle imprese ed impedire quindi un effetto negativo sugli scambi commerciali. Partnership ulteriormente rafforzata ora per far fronte alle esigenze di rateizzazione bollette dovute al Decreto Energia».

Che ruolo può avere Sace nella vicenda Lukoil?

«Seguiamo con grande attenzione l’evolversi della vicenda che coinvolge la Raffineria di Priolo. Il nostro ruolo, come è noto, sarebbe di supporto, attraverso la Garanzia Supportitalia nei termini previsti dalla normativa su finanziamenti concessi dal sistema bancario».

© RIPRODUZIONE RISERVATA