Investimenti, tra matricole e Ipo ecco chi resiste ai venti di guerra

Investimenti, tra matricole e Ipo ecco chi resiste ai venti di guerra
di Roberta Amoruso
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 08:52

Dopo il record del 2021, segna il passo la macchina delle Ipo globali.

L’anno è cominciato bene, dice l’ultima fotografia di E&Y, proseguendo lo slancio del quarto trimestre 2021, con gennaio che ha visto i livelli di proventi di Ipo più elevati registrati in 21 anni. Ma il vento è cambiato completamente nella seconda metà del trimestre. I cali del mercato azionario mondiale hanno spostato drasticamente la traiettoria nella direzione opposta, provocando una significativa riduzione dell’attività complessiva. Dunque, per il primo trimestre 2022, il mercato globale delle Ipo ha visto decollare 321 operazioni che hanno raccolto 54,4 miliardi di dollari di proventi (-57%), con un calo dei volumi del 37%.

IL CALENDARIO

 Anche il bilancio 2021 di Milano, ormai Euronext Milan, è di tutto rispetto anche se ben più modesto rispetto a quello globale: sono 52 le matricole debuttanti da Vantea Smart a Finanza.Tech. Ma non sarà facile raggiungere certi numeri quest’anno se il clima non cambierà sul mercato. Da gennaio a oggi, sono arrivate sul mercato altre sei Ipo: Iveco, Altea Green Prower, Technoprobe e Civitanavi System, hanno preceduto Rocket Sharing Company e Farmacosmo, approdate nonostante i venti di guerra.

Chi saranno le prossime a sfidare anche la volatilità dei mercati? In lista d’attesa ce ne sono oltre una dozzina. C’è Cantiere del Pardo di Forlì, uno dei leader italiani nel settore della nautica, ma anche Epta Refrigeration, gruppo multinazionale specializzato nei sistemi completi per la refrigerazione, e poi De Nora, azienda milanese nata 100 anni fa dalle parti della Stazione Centrale producendo disinfettanti e diventata una multinazionale tascabile del settore elettrochimico. E ancora potrebbe arrivare il momento anche per Generali Finance, le selle per biciclette di Selle Royal, il gruppo High Quality Food, attivo nella produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari di alta gamma, la Plenitude del gruppo Eni, Chiorino, attiva nella produzione e commercializzazione di nastri di trasporto e cinghie di trasmissione, Maggioli, la family company che offre soluzioni per l’innovazione tecnologica. Thyssenkrupp Nucera, controllata del gruppo tedesco dell’acciaio e Spac Sustainable Venture. Da tempo si parla della Otb di Renzo Rosso, che avrebbe però rinviato il dossier più avanti. al 2024. In stand-by anche Thun, la società nota per gli angioletti di ceramica. Infine, rimane da capire che cosa si vorrà fare con Sisal, ceduta dal fondo Cvc: nei piani c’era la quotazione nel primo trimestre del 2022. Ma sono molte a dire che l’operazione andrà in porto «compatibilmente con le quotazioni di mercato». E non è detto che nel frattempo scappi anche qualche delisting. 

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