Investimenti: AcomeA Sgr consiglia azioni oppure bond purché di Paesi emergenti

Largo al segmento in valuta locale soprattutto in Brasile

Investimenti: AcomeA Sgr consiglia azioni oppure bond purché di Paesi emergenti
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Mercoledì 3 Maggio 2023, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 07:41

Meglio essere cauti su Europa e Usa.

Troppe le incertezze su economia e tassi, dice il team di gestione di AcomeA Sgr, a fronte di valutazioni tutt’altro che basse. In un simile contesto occorre puntare, per l’obbligazionario, su aree ad alto rendimento come i Paesi emergenti e il settore bancario europeo, tenendo tuttavia una riserva di liquidità elevata da impiegare tatticamente per approfittare della volatilità. Sul fronte degli emergenti largo al segmento in valuta locale, soprattutto in America Latina e Brasile dove c’è stato un forte rialzo dei tassi che ha contribuito a far apprezzare valute come il reais brasiliano, ma anche il peso messicano e il peso colombiano. Per il segmento bancario la parte senior è da privilegiare, ma anche Tier 1 e Tier 2. Le banche Ue, infatti, escono da anni di regolamentazione scrupolosa, che le hanno portate a una condizione di solidità molto diversa dal 2011.

L’AMERICA LATINA

In un mondo normalizzato dove i tassi reali sono positivi e quelli nominali in risalita l’azionario è tornato a essere guidato dalle valutazioni.

Ed è ancora sulle Borse emergenti, come per esempio quelle dell’America Latina, che si trovano oggi migliori opportunità di rendimento, buona qualità delle singole storie di stock picking in presenza di valutazioni particolarmente interessanti. I mercati emergenti, infatti, consentono di esporsi a una buona crescita attesa dell’economia, pur con valutazioni particolarmente “a sconto”: per esempio oggi una crescita come quella dell’America Latina si paga un terzo del prezzo di quelle che sono state mediamente le valutazioni degli ultimi 15 anni. In queste aree, come in Giappone, c’è anche una percentuale di aziende net cash (con più liquidità che debito) che è cresciuta in maniera significativa rispetto a quanto avvenuto in Usa i ed Europa. Più che sul fronte della crescita le aziende giapponesi sono interessanti dal punto di vista delle valutazioni (enterprise value/Ebitda di cinque volte rispetto a una media di 10) in presenza di un continuo impegno al miglioramento dell’efficienza sia finanziaria sia di governance con l’obiettivo di chiudere il gap di competitività con le altre aziende mondiali.

OCCHI SULL’ITALIA

In questo quadro anche l’Italia può regalare soddisfazioni con le sue Pmi, piccoli gioielli con potenzialità di crescita superiori a quelle del resto del mercato, bassi livelli di debito su margini operativi e valutazioni relative molto più a sconto rispetto a quelle di aziende dell’indice Ftse Mib.

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