La minaccia di un’inflazione che possa rivelarsi più tenace e sostenuta del previsto; oppure il rischio di una stagflazione, legata a una contrazione della crescita del Pil: non sono preoccupazioni per Credit Suisse.
Ma l’incertezza c’è. Dunque, meglio posizionarsi su i settori azionari che reagiscono bene in tempi di inflazione. «Per individuare i segmenti azionari con la migliore performance in contesti di aumento dell’inflazione abbiamo effettuato un’analisi di sensibilità», spiega Marc Häfliger. Dunque è risultato che i mercati e i settori azionari con la maggiore sensibilità alle previsioni inflazionistiche in aumento sono energia, finanziari, materiali, small cap e value (titoli legati al ciclo economico). Una previsione in linea con le aspettative degli analisti: i settori esposti alle materie prime come energia e materiali generalmente beneficiano infatti di un rincaro dei prezzi nei periodi di inflazione elevata. Mentre i finanziari dovrebbero beneficiare di un aumento dei rendimenti. Value e small cap traggono vantaggio da un contesto inflazionistico e di rendimenti al rialzo, perché più legati all’attività economica e avendo una “duration” (scadenza media dei flussi di cassa attesi) relativamente più breve rispetto alle aziende in crescita, per le quali si prevedono ingenti cash flow , da mettere in conto.