Manovra, retromarcia del governo
su tagli tredicesime a forze dell'ordine

Una protesta dei sindacati di polizia
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Sabato 3 Luglio 2010, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 23:34
ROMA (3 luglio) - Dopo la levata di scudi contro l'ipotesi di tagliare le tredicesime a diversi comparti del pubblico impiego, a partire dalle forze dell'ordine e dei magistrati, il governo fa retromarcia e, per bocca del ministro la Russa, assicura che non ci sar alcuna decurtazione. Confermato da Berlusconi in un'intervista al Tg4. L'annunciato emendamento alla manovra aveva provocato una dura reazione da parte dei sindacati del comparto sicurezza.



Schifani: ritirare l'emendamento. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha telefonato al presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Antonio Azzollini, per invitarlo a riflettere attentamente sull'opportunità di ritirare al più presto l'emendamento, a sua firma, sulla riduzione della tredicesima nel comparto forze armate e sicurezza.



«Quando e se il governo lo chiederà lo ritireremo. Era un'opzione. Se non ci sarà, non ci sarà - dice il relatore della manovra Azzollini - È una facoltà, la possibilità di scelta tra il congelamento degli aumenti e un'eventuale riduzione della tredicesima».



«Se davvero il Governo e la maggioranza oseranno toccare le tredicesime di poliziotti e carabinieri, la nostra reazione sarà durissima e proseguiremo con ancora maggior forza col percorso di mobilitazione che ne giorniscorsi ci ha portato a scendere in piazza in tutte le città italiane, dove abbiamo raccolto oltre 100.000 firme di solidarietà da parte dei cittadini», ha detto Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia.



«Si tratta di una strategia incomprensibile -
spiega Tanzi - e non capiamo davvero dove voglia andare a parare il Governo. Quando nelle settimane scorse abbiamo incontrato i capigruppo Pdl Gasparri e Cicchitto, ci sembrava di averli convinti che esiste una specificità delle forze di polizia, per altro stabilita per legge. Speriamo che l'emendamento relativo alle tredicesime possa abortire nelle prossime ore, altrimenti il Comparto Sicurezza attuerà forme di dissenso e di protesta eclatanti, sempre nella legittimità».



La proposta di tagliare le tredicesime è contenuta in un emendamento alla Manovra finanziaria che prevede anche altre novità come il ritorno alla "mini-naja" per i giovani. Inoltre ci sarebbero anche ritocchi ai limiti del trattamento accessorio e sugli scatti delle forze di sicurezza. Mentre la norma sui certificati verdi, che molti senatori avevano chiesto di cancellate, resta e finanzierà, per due terzi, l'università e la ricerca.



«Non siamo disposti a tagliare la tredicesima alle forze di polizia, ai carabinieri e ai vigili del fuoco. L'emendamento presentato dal relatore deve essere riformulato. Stiano tranquilli poliziotti e carabinieri la Lega Nord si gi attivata affinchè non siano penalizzati. Svolgono una funzione fondamentale per la sicurezza del Paese e nessuno pu pensare di mettere le mani sui loro stipendi», dice Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato in riferimento all'emendamento del relatore al decreto fiscale che prevede il taglio delle tredicesime per le forze di polizia.



La Russa: ho parlato con Tremonti, toglierà questa ipotesi. «Non vi è nessuna ipotesi che preveda la possibilità di un taglio della tredicesima per il personale del comparto sicurezza - assicura il ministro della Difesa, Ignazio La Russa - Per evitare ogni confusione il ministro Tremonti mi ha preannunciato che con ogni probabilità eliminerà anche la semplice possibilità, facoltativa, di optare per questa soluzione, anzichè per il taglio degli aumenti a seguito di promozioni».



«Il punto di cui si discute con Tremonti - prosegue La Russa - non è questo ma è il blocco degli aumenti in caso di promozione che per il comparto sicurezza è assai più pesante e punitivo rispetto altri comparti perchè da noi le promozioni sono più frequenti. Nell'ambito di questa discussione, l'economia ha proposto di dare la facoltà, ma non l'obbligo, a ogni comparto di optare per un taglio generalizzato fra il 10 e il 20% della tredicesima al posto del taglio sulle promozioni. Ma questa ipotesi non è neanche stata presa in seria considerazione né da me né dal ministro Maroni con cui mi sono sentito questa mattina. L'abbiamo notificato pubblicamente e io ho appena finito di parlare con Tremonti che ne ha preso atto. In parole povere, sia da me che da Maroni è stato specificato che anche ove la norma che dà la facoltà di optare per il taglio delle tredicesime venisse inserita, noi fin da ora dichiariamo che non intendiamo avvalercene in nessun caso. Rimane aperta la richiesta di considerare la particolarità del comparto sicurezza per quanto riguarda l'aumento degli stipendi a seguito delle promozioni».



Berlusconi: nessuna riduzione. «Ho letto che nella manovra sarà prevista una riduzione della tredicesima per le forze dell'ordine. Smentisco questa notizia nella maniera più assoluta. Nella manovra non ci sarà alcuna riduzione della tredicesima per nessuno», ha detto il presidente del Consiglio intervistato dal Tg4.



«Due giorni fa il refuso sulle pensioni, oggi quello sul taglio delle tredicesime alle Forze dell'Ordine: al di là delle dichiarazioni del premier, questo è diventato il governo dei refusi - afferma il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa - Ormai nell'Esecutivo la confusione regna sovrana e di questo passo, se non si inverte la rotta, l'Italia rischia di finire veramente male».



L'Associazione nazionale magistrati apprezza che il governo stia pensando di accantonare i tagli agli stipendi dei giovani magistrati, ma intende verificare in che misura saranno decurtate le tredicesime di tutta la categoria prima di sbilanciarsi in una valutazione. «Per esprimere un giudizio definitivo è necessario comprendere l'entità dei tagli che verranno applicati alle tredicesime - dice il presidente Luca Palamara -. Tuttavia, è apprezzabile che si intenda abbandonare la strada dei tagli ai più giovani e alle progressioni economiche».
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