Il calcio ecosostenibile è vincente: i vegani del Forest Green Rovers salgono di categoria

Forest Green Rovers
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Domenica 5 Giugno 2022, 07:03 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 08:17

C'è una squadra ecologica che vince su più fronti: si chiama Forest Green Rovers ed è il primo club al mondo “a emissioni zero”. Per di più, sta ottenendo grandi risultati pure sul campo da calcio, poiché è fresco di promozione alla League One, la terza divisione del calcio inglese.

Nascita e trasformazione della squadra «più verde al mondo»

Pallone e sostenibilità ambientale: è uno strano mix ma che sta funzionando dalle parti del New Lawn Stadium, la casa dei Rovers della città di Nailsworth, nel Gloucestershire, Inghilterra sud-occidentale. Tutto è iniziato nel 2011, con l’arrivo del proprietario e imprenditore di energia verde Dale Vince, fondatore dell’azienda Ecotricity.

Da allora, il club ha iniziato a lavorare sull’ecosistema del campo. Ciò ha comportato l’installazione di un terreno interamente organico. Per non parlare delle maglie della squadra: riciclate da fondi di caffè e bottiglie di plastica. E a proposito: questo club dal 2015 è completamente vegano - tutto, infatti, dalle torte dell'intervallo, ai pasti pre-partita dei giocatori è a base vegetale - senza eccezioni per calciatori, staff e pubblico. Ma la grande attenzione dei Rovers verso la sostenibilità e l’ambiente ha portato anche ad una svolta elettrica: sono stati installati sul tetto dello stadio circa 180 pannelli solari, per aiutare il club a generare il 10% di elettricità necessaria per il campo. Inutile dire che la squadra si muove in trasferta soltanto con il bus elettrico. Addirittura, il Forest Green ha introdotto il primo robot taglia-erba mai usato da un club inglese per curare il suo stadio. Il suo nome? Etesia. Grazie alla tecnologia GPS riesce a muoversi attorno al campo senza il bisogno di intervento umano e acquista energia direttamente dai pannelli solari dello stadio. Come potete intuire, c’è un'attenzione massima e concreta alla causa ecologista.

Solo calciatori vegani 

Anno dopo anno, il Forest Green - di nome e di fatto - sta catturando sempre di più l’attenzione degli avversari e dei media internazionali. In tanti vogliono sapere, conoscere, il segreto di questo club. Sono arrivate troupe televisive dalla Germania, dal Messico e dagli Stati Uniti, tutti arrivati appositamente per raccontare la storia del Forest Green. Che, grazie al fatto di aver ottenuto la promozione sul campo, potrà mostrare a tutti gli altri che calcio e sostenibilità possono convivere felicemente insieme. Anzi, abbracciare lo stile di vita del club ti cambia la prospettiva, come ha raccontato alla BBC il calciatore Nicky Cadden, approdato in questa squadra soltanto l’anno scorso. "Ho iniziato a pensare di più a quello che sto ingerendo nel mio corpo, ora mangio più tofu come sostituto della carne. Da quando sono qui – confessa il 25enne scozzese -, ho fatto molte più ricerche. Non ho mai pensato che il cambiamento climatico fosse un problema così grande fino a quando non ho iniziato a comprenderlo. E’ un problema enorme. Abbiamo solo un pianeta, e se non ce ne prendiamo cura, allora cosa? Speriamo di poter continuare la scalata nei campionati e portare il messaggio con noi". Un messaggio forte e chiaro arrivato ai piani alti della Fifa e della Premier League inglese, che si sono impegnate a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2040.

I progetti futuri

E se anche il Forest Green non dovesse arrivare in un paio d’anni al vertice del calcio britannico o mondiale, intanto un obiettivo più nobile lo sta già raggiungendo: ovvero quello di coinvolgere, a suon di primati dentro e fuori dal campo, il mondo dello sport nella battaglia contro la crisi climatica.

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